ShadowThrone

 
1) Ciao e benvenuti! Vi presentate ai nostri lettori?

Salve. La band si chiama ShadowThrone ed è nata sul finire del 2015. Di ritorno dall’ultimo tour con i Theatres des Vampires in sud America avevo iniziato a scrivere materiale per il nuovo album che non soddisfaceva le esigenze e non seguiva la strada che la band era decisa a percorrere. Io immaginavo un album molto più oscuro e metal che riprendesse un po' del passato , in contrapposizione  alla scelta del resto della band di continuare ad usare synth rinunciando alle atmosfere lugubri. Non sopportavo più l’attitudine gothic e decisi di tornare un verso le mie radici che risiedono nel black e nel classic metal, inserendo delle sinfonie che funzionassero da tappeto ai brani essendo un amante anche delle colonne sonore dei film. Nulla di nuovo anzi direi abbastanza usato e sentito ma questo mi sentivo di fare e questo ho fatto. Ho cercato i musicisti che potessero suonare e completare i brani e così è stato. Il nome è venuto fuori per caso anche se facilmente possa far pensare ad una devozione verso i Satyricon ma non è così. Siamo una band a tutti gli effetti, ognuno di noi inserisce negli ShadowThrone le proprie influenze e stili musicali.

2) Il fondatore dei ShadowThrone sei tu, Steph; ti sei occupato per decenni anche dei Theatres des Vampires, una band che ha sfondato anche all'estero e che viene sempre citata fra i capisaldi di quel particolare Metal estremo imbevuto di argomenti ed estetica horror (specialmente, sul vampirismo, spesso visto anche come stile di vita e/o di erotismo). Se devo essere sincera, non li ho più seguiti da "Anima Noir" in poi; sono sempre stata più appassionata ai primi cd, ("Vampyrisme, Necrophile, Necrosadisme, Necrophagie" è del 1996... mentre penso che ci siano anche più persone che adoravano la band per cd come "Suicide Vampire" e "Bloody Lunatic Asylum", che effettivamente sono stracolmi di classici...).
Se non ti disturba, vorresti riepilogarci tutto ciò che è utile (e che potrebbero essere curiosità da svelare ai fans) da sapere sulla tua esperienza nei Theatres des Vampires?

Sono entrato nei Theatres des Vampires sul finire del 2006 dopo aver conosciuto Fabian, il tastierista. Mi disse che stavano cercando un nuovo chitarrista. Sono sempre stato un loro fan ed in particolar modo dei primi albums quindi è stato facile risuonare i pezzi vecchi. Con i TdV c’è stato subito un forte legame che dura tutt’oggi. Ho avuto con loro anni di grosse esperienze live e personali e penso che insieme abbiamo scritto bei pezzi dell’era Sonya Scarlet.
Suonare in tour massacranti, dividere il bill con grandi nomi del genere, viaggiare… è stato tutto inserito nel bagaglio e parte delle esperienze apprese cerco di applicarle anche negli ShadowThrone.  Poi è arrivato il bivio e piuttosto che diventare un peso ho deciso che era il momento di prendere una strada diversa. Ma siamo rimasti in ottimi rapporti.


 
3) Leggo che hai voluto iniziare un progetto più "old style" ed effettivamente è quello che si percepisce nel trailer caricato su youtube... pensi quindi che i fans del periodo "Vampyrisme, Necrophile, Necrosadisme, Necrophagie" e più in generale, chi apprezza anche una vena sinfonica (moderata) nel Black Metal, senza scadere in un atteggiamento troppo "easy" o elettronico, potrebbero accogliere con entusiasmo questo tuo nuovo progetto?

In realtà non riesco a vedere nei brani della band un richiamo ai TdV della prima epoca, anche perché non ho mai pensato a quegli album durante la stesura dei brani. Fino ad ora è stato soltanto uno sguardo alle bands che mi hanno sempre ispirato in passato come ad oggi. E’ stata una ricerca dell’epico e del glaciale e credo che in parte ci siamo riusciti. I TdV dei primi album invece hanno un retro-gusto horror/gothic che puzza di incenso, cimiteri e bare. Non abbiamo pubblicizzato molto la band tra i fan dei Theatres des Vampires ma credo che potrebbero trovare interesse.


4) Puoi parlarci dei temi affrontati nei testi? Mi incuriosisce quel riferimento al "Sole Morto" ("Dead Sun") oltre che l'immagine scelta come copertina... 



se non sbaglio è il noto simbolo esoterico del Sole Nero, anche se ad essere sincera non ho mai approfondito il suo simbolismo, che conosco solo a grandi linee (peraltro davvero sintetiche)... Mentre invece per il full lenght avete optato per un'immagine più tradizionale (e molto ben curata), in ambito Black Metal, specialmente sinfonico/melodico/epico, ovvero una nave spettrale, un relitto, che attraversa un lugubre scorcio di mare... 


è forse un concept album?
A tema "orrore che si annida nelle viscere del male", di recente avevo riletto l'ottimo W.H. Hodgson 



oltre che "La cuccetta superiore" di Francis Marion Crawford (il mio racconto horror preferito, a tema "fantasmi marini"), devo dire che come cover artwork sarebbe perfetta anche per illustrare un libro dei racconti di Hodgson!
Come mai avete scelto questo soggetto? Chi è il disegnatore?

I brani dell’album "Demiurge of Shadow" parlano di dimensioni oscure, di mondi paralleli che sono il negativo dei colori reali cui siamo abituati. Ci premeva che la musica rispecchiasse in pieno l’atmosfera che si respira nei testi e nelle parole. E’ una dimensione glaciale, un piccolo viaggio tra lande desolate dell’estremo emisfero nord, li dove il passo dell’uomo è stato fermato dal sopraggiungere della morte. Riguardo l’uso del Sole Nero presente nell’artwork del primo EP "Through the Gates of Dead Sun" il discorso è ben più lungo. Il simbolo è stato spesso associato, ed anche giustamente, all’esoterismo presente nel nazismo.  Personalmente sono sempre stato affascinato dagli studi esoterici fatti durante gli anni 30-40 da alcune sezioni meno note dell’organigramma tedesco. Le punte del Sole Nero ruotano in senso orario come un normale orologio a scandire i secondi, i minuti e le ore in meno della nostra esistenza, ma scandisce anche la durata delle stagioni che caratterizzano l’anno dividendole in quattro.
Non siamo una band politica o da associare al movimento NSBM anche perché i nostri testi non trattano argomenti politici e mai lo faranno. "Demiurge of Shadow" è un album che non segue un concept, non era nostra intenzione fare un concept album perché ancora immaturi per cimentarsi in un lavoro troppo complesso. L’artwork dell’album è abbastanza inusuale nell’ambiente black metal. Non volevamo scadere nella solita copertina con montagne, neve e desolazione. Abbiamo puntato su un artwork più epico/spettrale con una sorta di vascello fantasma che traghetta anime su di una scogliera fatta di ghiaccio in modo che si sposasse bene con la traccia di apertura del disco "Across the Open Sea" e si chiudesse con gli arpeggi malinconici di "Howling Abyss". L’immagine è stata elaborata insieme al disegnatore Graziano Roccatani dopo aver visto alcuni suoi lavori in varie mostre a tema fantasy. Lui ha ascoltato l’anteprima dell’album e ne ha tirato fuori che l’artwork avrebbe dovuto avere quelle tonalità di colori. Siamo soddisfatti del risultato grafico.

5) Praticamente è dal 2015 che suonate on stage... vedo che avete accompagnato nomi come Opera IX e Absu, Rotting Christ e Necrodeath... cosa ricordi di quegli eventi? Che pezzi avete suonato? Come siete stati accolti dal pubblico?

Abbiamo iniziato l’attività live a partire dal 2015 proponendoci da subito come band di apertura senza curarci di un nostro live esclusivo. Avevamo ed abbiamo bisogno ancora di apprendere molto dall’esperienza come open act. Abbiamo supportato nomi importanti ma in realtà ogni band ha la sua importanza. Ci piace osservare e prendere spunto senza disdegnare nessun aspetto e in molte occasioni è stato utile assistere alle esibizioni di band underground come la nostra piuttosto che osservare il nome grosso ed abbiamo capito su quali aspetti andare a lavorare e migliorare. Suonare con grosse bands difficilmente ti porta a legare in qualche modo con i membri stessi, rientri a casa con il nome della tua band stampata in piccolo sul flyer e pensi: - Bello però! Il mio gruppo è sulla stessa locandina di qualche mostro sacro della scena metal. Ancora meglio se la serata è andata alla grande. Molti pensano che supportare la grossa band possa portare al megacontratto con chissà quale etichetta senza pensare che durante i tour queste bands incrociano la strada ci decine di musicisti di supporto. C’è sempre quel margine di soddisfazione. Suoniamo i brani di "Demiurge of Shadow" ed altri presi dal materiale per il nuovo album, e fino ad ora il pubblico è sempre stato interessato  anche con buoni live reports. Abbiamo intenzione di migliorare la composizione ma non di cambiare.

6) Samuli T.Makela è stato vostro ospite per una track su "Through the Gates of Dead Sun"; come è nata questa collaborazione? C'è qualche altro artista che vorreste invitare?

Samuli T. Makela è un compositore e polistrumentista finlandese col quale ho legato amicizia durante il tour europeo dei Theatres des Vampires nel 2012. Lui al tempo era il chitarrista della gothic metal band Snovonne che ci seguiva nel tour. Abbiamo parlato ed avevamo molti punti in comune, dalla passione per le colonne sonore al black metal che suonava con alcuni suoi progetti e avevo piacere nell’invitarlo con una sua composizione nel primo Ep degli ShadowThrone ma ciò non toglie che possa tornare come guest in futuro. Mi è sempre piaciuto il discorso della collaborazione fin dai tempi dei TdV e non a caso nel disco "Moonlight Waltz" è presente Snowy Shaw sulla traccia "Keeper of Secret", storico batterista di King Diamond/Mercyful Fate poi con Therion e Dimmu Borgir. Lo contattai tramite myspace e gli feci ascoltare un brano e mi rispose: - Mi piace,si può fare - 
Non so se ci saranno collaborazioni sul nuovo disco, mi piacerebbe con alcuni artisti della scena italiana ma per ora siamo concentrati solo sulla scrittura dei brani.



7) Dovreste essere all'opera nella composizione di nuovo materiale.. a questo punto vorrei chiederti se ormai la strada musicale che volete percorrere è collaudata oppure se per il prossimo materiale proporrete altre influenze... su che genere di argomento verterà il prossimo album? Vuoi anticiparci qualcosa?

Riguardo il nuovo album posso anticipare che avrà una produzione più curata ed adatta ai pezzi che lo andranno a comporre. Saranno brani molto più elaborati con una durata più lunga, cosa che ha in parte penalizzato "Demiurge of Shadow". C’è un pezzo in particolare dal titolo "L’Autunno di Bacco" nel quale abbiamo inserito alcuni strumenti del folklore ciociaro, non per seguire una linea folk ma soltanto per sottolineare l’appartenenza alla nostra terra. Siamo stati spesso scambiati per una band romana a causa dei miei trascorsi nei TdV, così si è deciso di arricchire il brano con una parentesi che sottolineasse le radici terrene della band.

8) Concludete pure a vostro piacimento, lasciando informazioni utili per i nostri lettori.

Ringraziamo Lunaria per lo spazio concesso agli ShadowThrone ed invitiamo i lettori della webzine a curiosare se interessati alle nostre pagine ufficiali : www.facebook.com/shadowthrone www.reverbnation.com/shadowthrone5