Ricordando Chester e quel primo, fantastico, cd...


Solitamente non commento quasi mai i fatti di cronaca, soprattutto quelli "per la grande massa" perché oggigiorno "va di moda" scrivere/dire cose a casaccio, senza fonti, veri e propri schiamazzi per vociare banalità/idiozie tanto per fare "views" (ovviamente per fare soldi) e io non sono né una persona che ricorre a queste trucchettini da clickbait per essere letta né una che fa soldi.

Comunque, questa volta farò eccezione, perché voglio ricordare anch'io il cantante dei Linkin Park, ma lo voglio fare in maniera diversa da come lo fanno gli altri, e lascerò che sia questa immagine, a parlare:






sì, chi ha la mia età li ha riconosciuti perfettamente, volente o nolente, e si ricorderà all'istante di quel periodo. Perché questi cd hanno marchiato la scena metal di quegli anni (anni migliori, sì, scusate l'onestà, ma non erano paragonabili al m*rdaio di adesso), perché non è possibile parlare di Metal, oggi, se non si fa riferimento a questi cd: Korn "Follow the leader", Limp Bizkit "Significant Other", Linkin Park "Hybrid Theory", Evanescence "Fallen". Li abbiamo amati, li abbiamo odiati, li abbiamo ascoltati di nascosto (mentre in pubblico li stroncavamo, eh?), li abbiamo "vissuti", li abbiamo trovati anche stancanti, ad un certo punto (anche per quello che poi portarono, in termini di look, di stereotipi e di cloni). Ma non si può - in alcun modo - fare una storia del Metal, ma oserei dire della musica in generale, senza citare questi cd. Quello che significarono all'epoca per milioni di persone, tra fans e detrattori.

Detto questo, specifico che io non sono mai stata una fan "che collezionava tutto" dei Linkin Park. Di loro ho solo "Hybrid Theory"






il più bello, forse l'unico davvero necessario; già "Meteora" non mi ricordo neanche se lo ascoltai tutto, da lì in poi ho un buco enorme e non so proprio più che abbiano fatto i Linkin Park, anche se so che hanno preso, via via, una strada sempre più sul pop da classifica, probabilmente alienandosi tutti i fans della prima ora. Probabilmente l'ultimo album dev'essere davvero orribile, da quanto letto in giro, i commenti su Metalitalia lo hanno stroncato. Sì, probabilmente i Linkin Park non avevano neanche più senso, da "Meteora" in poi.



Ma con Chester se ne va via quel pezzo della mia vita, e in quel periodo avrei voluto essere diversa nel giudicare sia i Linkin Park sia la gente che li ascoltava. Ma certe cose si capiscono solo col senno di poi. E ribadisco che probabilmente anche chi all'epoca gettava m*rda su band come gli Static X, oggigiorno sotto sotto ammetterebbe anche lui che sì, dopottutto esistevano grandi band nel vituperato mondo Nu Metal e che sì, dopotutto, si viveva decisamente meglio, in quel periodo. Chissà perché poi all'epoca ci davano tanto fastidio i kids con le t-shirt extra large dei Limp Bizkit e lo skater sotto il braccio. Chissà perché all'epoca eravamo davvero orbi su tante cose. 

Di Chester in questi giorni si sta parlando, c'è chi su Metalitalia non ha perso occasione per fare "evangelizzazione", c'è chi lo ricorda affettuosamente, chi ha fatto notare che Chester era una di quelle persone capaci di salvare gli altri, ma non se stesso. Si sono messi sotto i riflettori social periodi della sua vita come gli abusi sessuali subiti, il divorzio, la dipendenza dalle droghe. C'è chi sempre commenta "ah ma era ricco, perché uccidersi", come se avere un sacco di soldi cancellasse certi traumi e sofferenze, ma penso di essere io la prima che ha voluto postare una foto con quel primo cd in mano, in mezzo agli altri cd che segnarono quel periodo.

Leopardi nell''idillio "La sera del dì di festa"
faceva notare che:


"Or dov'è il suono
si que' popoli antichi? or dov'è il grido 

de' nostri avi famosi, e il grande impero
di quella Roma, e l'armi, e il fragorio
che n'andò per la terra e l'oceano?
Tutto è pace e silenzio, e tutto posa
il mondo, e più di lor non si ragiona."



sì, ogni cosa è destinata a perdersi nel tempo, a cadere obliata.


Lui, come persona, ora è morta e non esiste più, ma come artista ha lasciato in eredità quel modo di suonare, che era il loro stile, unico e originale (che difatti ha generato tanti cloni in giro) e un particolare vissuto emotivo che vivevamo all'epoca quando quel cd girava, masterizzato in cassetta, per i corridoi delle scuole e i Linkin Park erano la colonna sonora dei nostri compiti in classe di latino o matematica. Sono davvero poche quelle persone che attraverso la loro vita e le loro intuizioni artistiche riescono a segnare anche la vita del loro prossimo,  e in meglio.




 






E comunque sì, la musica dei Linkin Park ha emozionato milioni di persone e ha reso questo mondo un posto migliore, almeno per qualche istante. Considerato che tutto sommato non varrebbe neppure la pena di vivere, di fronte all'assurdità dell'esistenza, non è certamente poco.