Recensione a "Sleepstalker" di Turi Meyer


Non so perché ma "Sleepstalker" (tradotto in italiano col titolo di "L'uomo sabbia") 


di Turi Meyer (1995), lo conoscono in pochi. Eppure, è un gran bel horror, certamente tipicamente novantiano e pensato per la tv, ma decisamente meglio di tanta altra roba che girava all'epoca su canali come TMC o Odeon (Do you remember i softcore thriller di gente come Alexander Gregory?!). 
Io stessa lo vidi a 9 o 10 anni (in tv lo passarono un paio di volte) e vi posso dire che tutta la prima parte ancora me la ricordavo fino ad oggi!
Peccato che su YouTube non sia stato caricato in italiano, ma solo in inglese 


 https://www.youtube.com/watch?v=mWwJELouPzI

(la trama comunque non è cervellotica e lo potete vedere anche se non capirete al 100% tutti i dialoghi: un killer condannato alla pena capitale, con l'aiuto di uno stregone voodoo riesce a trasmigrare la propria anima nella sabbia e con il nuovo corpo sabbioso - che riesce a passare persino nelle serrature!, - torna ad uccidere, inseguendo la vittima tanto bramata: quel bambino che riuscì a sfuggirgli 17 anni prima...)

La scena iniziale, con il deserto rosso fuoco, 






è una bella citazione di "Demoniaca", altro horror desertico e onirico. A qualcuno il look del killer non piace, forse si sarebbe potuto mettere qualcosa di più che delle semplici "rigature cicatrizzate", anche se nell'insieme l'effetto non è male e ricorda a tratti la terra essicata; 






lo trovo anche ben caratterizzato psicologicamente (davvero ben fatte le scene che ripercorrono l'infanzia del killer: un bambino a cui il violento genitore manesco aveva cucito la bocca con ago e filo!) 


 e la colonna sonora a mo' di ninnananna ("Sleep baby sleep", composta da Jim Manzie e cantata da Teresa Straley) è bella tanto quanto il motivo di "Candyman".

https://www.youtube.com/watch?v=ubqIyAE0eeA 

Peccato che, a quanto ne so, non è stato fatto alcun sequel!
Non merita questo oblio, perché pur essendo un tv movie, le scene degli omicidi (la migliore è quella "delle sabbie mobili"!) sono ben architettate.

Ok, oggigiorno questi effetti speciali da "pc anni Novanta" sono datati. Eppure... sarà l'effetto nostalgia, ma torno a ripetere, preferisco di gran lunga questi film novantiani dagli effetti speciali "computerizzati con i pixel" rispetto ai più-strombazzati-in giro "Annabelle" che trovo freddi nella loro perfezione ultra digitale...

C'è da dire che lessi il celebre racconto di Hoffmann 




proprio dopo aver visto questo film, anche se il libro parla di tutt'altra storia e che se la memoria non mi inganna "Sleepstalker" venne anche recensito su qualche almanacco di Dylan Dog. Peccato che questo serial killer sia davvero rimasto "nell'underground" rispetto a serial killer meno caratterizzati psicologicamente (come l'Horace Pinker di "Sotto Shock", film di Craven che io ho sempre trovato eccessivamente sopravvalutato). 


In Italia probabilmente lo si trova solo raccattando da qualche parte la VHS originale del periodo, pur ammettendo che abbiate ancora un videoregistratore, of course.
In dvd non credo che sia uscito, almeno non da noi... :P

Intanto vi lascio i fotogrammi migliori!