Industrial Metal


I migliori pezzi a parere della sottoscritta, di quel particolare genere chiamato (
Inopportunamente, visto che non c'entra 'na fava con gli Skinny Puppy) Industrial Metal... insomma quel Metal dagli effetti elettronici, i vocioni cattivoni e quel rimbombo "Bomb Bomb" con il riffone tipico della chitarra. Un genere tutto uguale, se dobbiamo dirla tutta, ma che ci sta come sottofondo perché tutto sommato ha dei bei ritornelli, pur nella violenza pesante che lo contraddistingue.

Nota bene: nell'elenco non troverete né Spineshank né Dope Stars Inc, peraltro mie band preferite. Il motivo è che pur avendo alcuni elementi Industrial, le band in questione virano tanto anche su influenze elettroniche fino alla Drum'n'Bass: insomma, siamo più dalle parti di un Cyber Metal.


Marilyn Manson: "Antichrist Superstar" 




e "The Beautiful people", 



con quel chitarrone cattivo e roccioso hanno fatto storia, tanto che li si ritrova nel 99,9% delle band del genere. Non ancora Industrial Metal, piuttosto Industrial Rock, che servirà come trampolino da lancio alle band sottostanti (escludendo i Rammstein).

Rammstein: in giro dal 1995 con "Herzeleid", 



sono i padri incontrastati del genere, insieme a Rob Zombie. La ritmicità tipica dei Rammstein e le vocals in durissimo tedesco sono un marchio di fabbrica copiato da tanti, ma mai eguagliato. 



Un po' tutte le canzoni sono fatte bene, per quanto alla lunga "il timbro caratteristico" della band possa annoiare dopo lunghi ascolti continuativi. Non tutti concorderanno, ma a me piace "Benzin" ed è la loro canzone che ascolto più di frequente.




Rob Zombie: pure lui ha segnato gli anni '90 e canzoni come "Dragula" e "Living Dead Girl" rappresentano alla perfezione quello che passava tra il 2000 e il 2003: molta pesantezza sonora, qualche effetto creepy e campionato e - nel suo caso - tanto horror e immaginario da film. 

 




The Kovenant: ex sympho blacksters 




riciclatisi come "metallari cyberoni apocalittici", 


"Animatronic" fu schifato da quasi tutti i fans storici, ma premiato come album del mese su svariati giornali del periodo. "New World Order", 

 
a distanza di tanti anni non ha perso un grammo di potenza, però, e va loro ascritta l'originalità (almeno per quel tempo, quando i Nightwish non erano ancora così famosi e gli Epica erano ancora all'asilo) della voce lirica femminile a mo' di contorno e che si libra sui riffoni pesanti di matrice Industrial.

Stoneman: "Devil in a Gucci Dress" + "How to spell heroin". Il Nostro in verità di canzoni ne ha fatte anche altre, ma tutti si ricordano sempre e solo queste e io non sono da meno. 




Il fantasma del Manson Antichrist-iano e Beautiful people-iano aleggia qui e lì (sentite lo stacco della chitarra very-Beautiful People!) anche se Stoneman ci mette più effetti synth, formula poi ripresa dai Deathstars.

Deathstars: con "Termination Bliss" e il video Cyanide hanno fatto il botto (anche di fig@ femminile, visto che le bimbominkiette impazzivano per questi fusti ipertruccati e le loro casacchine militari molto nazifetish) 



ma secondo me sono validi anche per canzoni come "Night Electric Night" e "Death Dies Hard". 

 



Band che ascolto sempre con piacere, sono pacchiani ma tutto sommato sono simpatici. 






Dumper "X Teen Revolution": comparvero su Psychosonic 36. Niente di originale visto che c'è puzza di Manson, ma visto che il Manson attuale ci fa cag@re nella sua stipsi senile, tanto vale (ri)tirare fuori dal cilindro gli emuli del tempo-che-fu, e i Dumper furono tra questi.





Genitortures "Lecher Bitch": una delle poche donzelle di una scena per certi versi machista nelle sue pose simil EBM, questa bella biondona strizzatissima nel latex nero, oltre ad essere sexy ha anche un'ugola al vetriolo. 


 





The CNK "L'Hymne a la Joie": 



da non ascoltare se siete dei fanatici della musica classica e non tollerate che Beethoven, Mozart ecc. vengano stuprati in campo Metal, questa canzone dei Cosa Nostra Klub ci ricorda anche i Laibach conditi con un pizzico di Sympho Black Metal (a cui non diciamo mai di no).

Wednesday 13: "Look What the Bats Dragged In", 



divertente presa per il c*lo del manifesto Glam per eccellenza (i Poison di "Look what the Cat Dragged In", album che io possiedo dal lontano 1999), Wed 13 propone un Horror Punk Industrial particolare e personale (anche se i Misfits sono sempre dietro l'angolo)