Frentrum




1) Ciao e benvenuto! Grazie per avermi coinvolto nella tua proposta musicale. Mi ha fatto molto piacere venir contattata. Puoi presentarti ai nostri lettori?

Ciao, intanto grazie a te Lunaria!Io sono Ant, fondatore e factotum di Frentrum.



Ho rimesso in piedi questo progetto dopo molti anni di ibernazione, il mio allontanamento volontario dai Malanoctem ha fatto il resto; più tempo, più disponibilità e una fottuta voglia di rimettere mano alla mia passione di sempre: il Black Metal anni '90.
Dopo anni dietro al microfono, dopo molte delusioni, era arrivato il momento di lasciarmi tutto alle spalle e soprattutto tutti alle spalle.
Frentrum va ben oltre il semplice progetto musicale, è l'ideale proseguio del mio stile di vita. Certe cose quando ci sei dentro fino al collo difficilmente riesci a perderle durante gli anni.
Non sono cambiate le cose e nemmeno gli intenti, è cambiato il mio atteggiamento verso il prossimo invece.
Per troppi anni mi sono circondato di gente che in questa sede preferisco non commentare.
Attualmente e da un bel pò di tempo, mi concentro sulla valorizzazione di chi veramente merita la mia stima... sarà forse esagerato come atteggiamento? Beh posso assicurarti che per troppo tempo il freno a mano è rimasto tirato mentre io inutilmente cercavo di accellerare. Rispetto per chi mi da rispetto, agli altri riservo solo un gran vaffanculo.

 
2) Frentrum: mi permetto di riportare la nota esplicativa che avete allegato nella bio: "Il nome Frentrum proviene da Frentania.
Lanciano (città di Ant), era la capitale della Frentania ed i Frentani erano un antico popolo italico di lingua osca che risiedeva sulla regione costiera adriatica centrale.
L'etnonimo "Frentani" non è di origine osco-umbra, ed è quindi stato assunto sul posto dal popolo al momento dell'insediamento.
"Frentani", da Frentrani, deriva da Frentrum, il nome locale della loro capitale.
Inoltre, Frentrum è il nome antico del Fortore, che in seguito segnò i confini meridionali della regione.
Anxanum (Lanciano), fu capoluogo dei Frentani e molto probabilmente corrisponde alla Frentrum Osca."
Mi piace molto, come scelta e "biglietto da visita". Negli ultimi tempi mi sono messa a studiare alcune fonti relative al Folklore Italiano, specialmente della mia zona (Lombardia); mi è capitato anche di intervistare band che sentono un forte legame con le tradizioni del nostro passato (specialmente, se non esclusivamente, l'epoca pre-cristiana); spesso nei nomi delle città è ancora rintracciabile l'antica traccia pagana...
Tempo fa ho intervistato i La Pietra Lunare, band dedita ad un Neo Folk molto sperimentale, personale, rurale, e il loro concept era incentrato sul Molise, le antiche tradizioni contadine. C'è da dire anche che letteralmente adoro l'opera di Verga e anche autori come la Deledda, che ci hanno lasciato testimonianze di culture contadine che ora non esistono quasi più. Quando leggi questi autori vieni catapultato in un mondo contadino, senti proprio il calore dei campi, l'odore della paglia o del mosto d'uva... Più nel dettaglio, ti occupi (magari anche in forma extramusicale) di Folklore (Italico in generale o della tua regione specifica)? Vuoi consigliarci qualche pista di approfondimento (libri, siti, contributi) per conoscere meglio Lanciano e di conseguenza anche l'essenza del tuo gruppo che ha scelto proprio di celebrare la sua appartenenza a questa città, adottandone l'antico nome?


L'attaccamento alle proprie radici ti dice chi sei prima di tutto. Questo concetto iniziai ad esprimerlo gia anni fa nei Malanoctem ma ora è diventato sempre più forte, più predominante.
Sono un eterno romantico, una persona che ama perdersi nei ricordi della propria terra e negli anni non ho mai smesso di farlo. Frentrum è un altro aspetto della mia vita che ricrea in musica questa valanga di emozioni.
Non propongo nulla di originale ne intendo farlo, sia ben chiaro. Musicalmente parlando suono ciò che più apprezzo, ma nel contempo l'immaginario da cui prendo spunto è ben incalanato nella cultura da cui provengo.
Il Black metal è sempre stato un genere molto identitario, va da se che le correlazioni storico/geografiche entrino a forza nell'immaginario della musica che compongo.
Ho sempre amato il folklore locale e negli anni ho approfondito tutto cio che mi circonda. Dalle antiche usanze religiose ai riti più spartani e superstiziosi.
Posso assicurarti che l'Abruzzo è molto ampio e diversificato da scoprire, se andiamo nello specifico (Lanciano) la storia si complica ulteriormente.
Lanciano è nata 430 anni prima di Roma (questo l'incipit giusto per...) ed ha una storia molto complessa e articolata (cosi come molte altre città abruzzesi).
Dal mito di Solima (profugo Troiano approdato in Italia insieme ad Enea dopo la caduta di Troia) che la fondò, passando per Longino che sembra sia nato a Lanciano (il soldato romano che avrebbe trafitto il costato di cristo crocefisso per constatarne il decesso), fino ad arrivare all'invasione Longobarda, Lanciano ha una storia enorme alla quale far capo.
Potrei darti tante dritte a riguardo, ma fondamentalmente non saprei da dove partire per via della quantità impressionante di fonti e documenti che esistono.
Tra i vari aneddoti locali anche 2 presunti miracoli religiosi, uno dei quali ci relega a popolo di blasfemi incalliti (i lancianesi vengono chiamati anche "li frijiachrisht" - "i friggi-cristo").
Posso senza dubbio consigliarti Gabriele D'Annunzio e tutti gli scritti che fece sull'Abruzzo (Il trionfo della Morte per dirne uno) e se hai tempo e possibilità, di visitare il "Museo Delle Genti d'Abruzzo" a Pescara.
Se hai un minimo di interesse storico e se vivi dove vivo io, va da se che la conoscenza diventa un esigenza indispensabile se vuoi attuare un determinato percorso musicale.
Non posso parlare di argomenti che non conosco, non posso dilungarmi in situazioni che non mi appartengono.
Con questo voglio fare una precisazione: io inserisco nei testi le storie, i racconti, gli aneddoti, le leggende delle mie genti e della mia terra, ma mai e poi mai mi sognerei di inserire nelle note musicali materiale proveniente dal folk o dalla musica popolare della mia regione.
Il Black Metal non ha nulla a che fare con queste cose e prima o poi rischi di non essere preso più sul serio.
Preferisco concedermi altro piuttosto che dilungarmi su cose che appannerebbero i miei intenti, non so se mi capisci.


3) Prima di parlare della musica, puoi ricapitolarci la vostra biografia? E fare un confronto tra quello che eri agli inizi e quello che sei ora? Infatti nella bio si legge: "Nasce la decisione di recuperare riff, composizioni e testi di quella vecchia formazione di cui faceva parte."
Ma tutti questi anni e il relativo bagaglio di conoscenze ed esperienze (musicali e non) che si accumulano in così tanti anni, come ti fanno percepire quel materiale "primigenio" che hai composto? Hai sentito l'esigenza di rifarlo in altre vesti o lo hai in parte o totalmente riproposto così come venne concepito in origine?

Frentrum rappresenta una rinascita ed in quanto tale non era mia intenzione snaturare ciò a cui presi parte 20 anni fa. Gli anni passano e due decenni sono tanti. Nemmeno ricordo più in quante band e in quali ho collaborato (più o meno importanti per me.)
Questo per dirti che fondamentalmente Frentrum rappresenta un ritorno, un vero e proprio reset su tutto ciò che ho realizzato prima e sulle varie esperienze che mi hanno e mi stanno accompagnando.
Molto materiale che ho recuperato (in maniera del tutto fortuita), appartiene ad un periodo che va dal 1996 ed arriva al 2004. Io sono cambiato ben poco e a maggior ragione non ho intenzionalmente voluto cambiare nulla. Si tratta pur sempre della mia vita ed in quanto tale dovevo valorizzare anni e anni di sacrifici e di sbattimenti.
Rimettere in piedi Frentrum (nome che scelsi per l'occasione nel 2013) fu una scommessa con me stesso, cosi come fu una scommessa rimetter mano a chitarra e basso dopo anni di ruggine. Non mi dichiaro assolutamente un musicista tecnico ne voglio esserlo.
Ciò che ho sempre amato si cela nelle atmosfere che riesco a ricreare nella mia mente e poi a mettere in pratica, il resto per me non conta.
Il recupero dei riff è stato fondamentale, soprattutto perchè la mole di materiale a mia disposizione non meritava di rimanere ancora sotto polvere e memoria per altri 20 anni.
Come ti dicevo prima, le esperienze hanno fatto la differenza, ma chi nasce tondo non può morire quadrato. Per me quello era Black Metal e per me lo è ancora oggi seppur con tutti i limiti e i pregi del passare del tempo.


4) Di voi ho sentito "E che tornino a bruciare" (2014), "Mistica del vuoto" (2015) e la cover di G.G. Allin "Die When You Die".
Siete indubbiamente ancorati al Black Metal, quello nella sua forma originale, glaciale, senza fronzoli sinfonici. Sarei curiosa di chiederti un parere a 360° su questa particolare forma di musica che molto spesso è anche stile di vita. Molte volte lo si pensa un monolite immutabile, ma il genere in realtà si è ramificato in più correnti, o sarebbe più appropriato dire che questa o quella band ha portato, di volta in volta, un elemento in più, rispetto a come lo si intendeva nei primi anni '90; e non mi riferisco solo a generi come il Black Sinfonico con i suoi tanti elementi al di fuori dei canoni codificati dai padri fondatori, ma anche alle stesse band che diedero vita alla scena e che poi negli anni scelsero altre modalità espressive. Ora, citando solo di sfuggita esempi che fecero scandalo come i Mayhem del periodo "Grand Declaration of War" (che davvero "diedero un colpo di spugna" a ciò che incarnavano solo pochi anni prima...), penso anche a band come i Darkthrone e il loro progressivo avvicinarsi ad una forma più "Punk Black'n'Roll", se mi consenti l'espressione. Come vedi queste evoluzioni, come le giudichi, dal momento che tu, per tua scelta personale, hai scelto di proporre un sound ben preciso e che va a collocarsi alla primigenia forma espressiva del Black, mentre le stesse band fondatrici se ne sono discostate, chi in maniera eclatante, chi in modo più leggero? Vedi questa evoluzione come una risorsa, nuova linfa che fa progredire il genere o piuttosto pensi che sia necessario, di fronte a tante "stravaganze avantgarde", tornare alle radici? L'altra cosa che vorrei chiederti, e forse è una domanda un po' "sociologica", è secondo te da dove nacque quello spirito originario, quel modo tipico di suonare, dove quei musicisti lo attinsero, da quale humus culturale, letterario o idealistico, se nelle profondità della psiche, dell'inconscio, o nella rabbia giovanile manifesta ed iconoclasta... Insomma, sappiamo tutti che il Black nacque in un preciso contesto geografico, in anni precisi. Ma nulla nasce dal nulla, tutto si attinge a cose precedenti, trasformandole. A tuo parere quindi, perché in un dato momento certe persone sentirono l'esigenza di suonare e di essere così? 

Una bella domanda complessa. Cercherò di andare per punti.
Qualsiasi forma riconosciuta d'arte nasce in una determinata maniera e si sviluppa in seno a tutte le variabili che la circondano. Che si parli di territorialità, di credo politico, di orientamento religioso o di commistioni sociali. Di qualsiasi cose noi vogliamo parlare, ovviamente.
Assodato ciò, si tratta semplicemente di punti di vista e soprattutto di inferenze esterne: se e come modificano il tuo modo di vedere le cose e se a quel punto, modificano anche il tuo atteggiamento rispetto a ciò che ti circonda e a cio che sei stato fino a quel momento.Il monolite di cui parli è la scorza sotto la quale si cela ben altro e che è difficilmente dischiudibile agli occhi di chi non vive una determinata condizione in una determinata maniera.
Un discorso cosi ampio cercai di affrontarlo più volte con chi non fa parte di questo mio mondo. Difficilmente riusciresti ad apprezzare una tela di Fontana se tu non hai gli strumenti e le chiavi di lettura adatte per comprenderne l'origine e il quid di ciò che hai di fronte. (Nota di Lunaria: concordo totalmente. Vale anche per Franz Kline, per inciso)
Cio nonostante nessuno è "cieco" di fronte a determinate cose e comunque ti faresti la tua idea, ma quando parliamo di qualcosa che ha attitudine e singolarità cosi ben delineate, beh, il discorso si complica.
Fondamentalmente tutti abbiamo gli strumenti che ci permettono di riconoscere (in maniera soggettiva - sempre) cio che è buono da ciò che non lo è, ma gli occhi attraverso i quali si scruta l'orizzonte fanno la differenza.
La stessa cosa accade anche nel Black Metal o nel Poker, giusto per dirne.
Io sono molto attaccato a una frase che mise Argento (Spite Extreme Wing) in un booklet di un suo disco (Kosmokrator): Originarietà, Non Originalità. A me interessa perpretare attraverso la mia musica tutto gli aspetti che appartengono alle mie origini, non cerco innovazione.
Alcuni generi musicali si sono evoluti perchè chi li ha creati è artisticamente cresciuto. Per il momento questo non mi interessa ma apprezzo l'evoluzione se portata avanti con criterio e logica. Per i mostri sacri non aggiungo nulla, il percorso che hanno intrapreso posso condividerlo finchè la loro proposta mi emoziona. Appena sento che c'è qualcosa di artefatto mando tutti a fanculo, indiscriminatamente.



5) Puoi parlarci del making of dei video?  "E che tornino a bruciare" è quanto mai esplicito e rimanda propriamente ai famosi fatti di cronaca nera dei primi anni '90...
 
Quando stampai (era autoprodotta) la prima DEMO in cassetta di Frentrum, volevo che rispettasse determinati crismi (chiamali anche cliché se vuoi) ben ancorati agli anni '90.
La stessa copertina è un chiaro tributo a quegli anni e neanche a dirlo avevo tra le mani dei riff che si prestavano alla grande per quella tipologia di concept.
Venne da se che misi mano al progetto tributando tutto quello che apparteneva ai miei primissimi ascolti del genere e mi ritrovai in poco tempo tutto sotto le mani.
Immagini, riferimenti, musica, idee e linee guida da seguire.
"E che tornino a bruciare..." rappresenta una sorta di riassunto di tutto questo ed è un pezzo a cui sono molto affezionato. Molto semplice, diretto e senza fronzoli: cosi com'era il Black Metal di Burzum degli esordi.
Il video ricostruisce in immagini ciò che accadde in Norvegia in quegli anni e la musica pensa al resto.
Il Black Metal come lo conosciamo oggi è frutto anche di questo: leggende, atti terroristici, personaggi scomodi e un inferenza assurda da parte dei mass media che all'epoca diede al genere ulteriore linfa negativa di cui nutrirsi.
Quel pezzo è una sorta di manifesto d'intenti. Come diceva qualcuno: "Non abbiamo bisogno di Musicisti, ma di Terroristi" (e non mi riferisco a quelli che si fanno saltare vigliaccamente in mezzo a una folla).



6) Ho avuto modo di visionare l'official teaser di "Linee di Vette"; le riprese delle montagne sono davvero incredibili! Posso chiederti come lo avete realizzato e il nome della location? Fin dai tempi antichi le montagne sono connesse al Sacro, al Divino; le montagne erano spesso giudicate il trono di questa o quella Divinità; Mircea Eliade, nell'opera "Trattato di Storia delle Religioni" scriveva: "Gli Iranici conoscono anch'essi un dio supremo celeste; infatti, secondo Erodoto salivano ‘sulle montagne più alte per offrire sacrifici a Zeus, e dànno questo nome a tutta la distesa circolare del cielo’ [...] La montagna è più vicina al cielo, e questo le conferisce una doppia sacralità: da un lato partecipa al simbolismo spaziale della trascendenza (‘alto’, ‘verticale’, ‘supremo’, eccetera), e d'altra parte il monte è per eccellenza il dominio delle ierofanie atmosferiche. Ed è, in quanto tale, dimora degli dèi. Tutte le mitologie hanno una montagna sacra, variante più o meno illustre dell'Olimpo. Tutti gli dèi celesti hanno luoghi riservati al loro culto, sulle cime. Le valenze simboliche e religiose delle montagne sono innumerevoli. Spesso la montagna è considerata punto d'incontro del cielo e della terra; quindi un ‘centro’, punto per il quale passa l'Asse del Mondo, regione satura di sacro, luogo ove possono attuarsi i passaggi fra le zone cosmiche diverse. Così, secondo credenze mesopotamiche, il ‘Monte dei Paesi’ unisce il cielo alla terra, e il Monte Meru della mitologia indiana si erge nel centro del mondo; al di sopra di lui, spande la sua luce la Stella Polare. Anche i popoli uralo-altaici conoscono un monte centrale, Sumbur, Sumur o Sumeru, in cima al quale è sospesa la stella polare."
Lasciando da parte le interpretazioni sacrali e mistiche delle montagne (concetti politeisti che sono stati anche riproposti nel cristianesimo con altri significati...), pensiamo anche al senso del Sublime e dell'Infinito che le vette innevate causavano negli animi di pittori come Friedrich.
Sei per caso anche un appassionato di Alpinismo? Come mai la scelta delle montagne? Cosa rappresentano per te? Sono fonte di ispirazione, vero? Perché ho visto che non solo avete celebrato le montagne cantando "Essere tutt'uno con la montagna/Sii la montagna.../Sii tu la vetta da raggiungere!" ma hai anche postato una foto stupenda, con la didascalia "Gran Sasso d'Italia. Le Montagne sotto le quali dimora Frentrum"; quella foto ha il potere di farci assaporare un paesaggio incontaminato, un paesaggio più antico e più eterno dell'essere umano... che è qui solo di passaggio, pronto a disperdersi in polvere, al contrario dei monti e dei sassi. E non stupisce, ricollegandoci sempre a Mircea Eliade, che tra le prime forme di culto ci fosse la Litolatria... l'adorazione delle Pietre...

Devi sapere che io abito in una zona molto particolare dell'Italia: a due passi ho le montagne (la Maiella - la Dea Madre) e a pochi chilometri da casa mia, il mare (famosissima la Costa dei Trabocchi).
Probabilmente l'Abruzzo è una delle poche regioni dove se vuoi puoi fare surf la mattina e 2 ore dopo magari ti ritrovi a 3000 metri di altitudine. Qualcosa che va oltre tutto e tutti.
Se sei nato qui, hai un pezzo di cuore affogato nella neve e l'altro pezzo buttato oltre gli scogli dell'Adriatico.
Io sono però molto più attaccato alle montagne, benchè non disdegni assolutamente il mare (fonte d'ispirazione per alcuni miei testi in passato).
Il discorso come sempre è molto ampio e complicato da dipanare, in Abruzzo sei completamente immerso nella natura: se vuoi isolarti, se vuoi distaccarti e se vuoi dedicare del tempo a te stesso, questo è il luogo ideale.
La natura dalle nostre parti non ancora perde il predominio, benchè ci siano zone molto industrializzate e alcuni figli di puttana credono che possono vendersi un pezzo della nostra casa come e quando vogliono.
Le riprese per il teaser sono state montate da me (non si tratta però dell'Abruzzo) e mi furono date da un amico (credo realizzate ad hoc per qualche documentario o roba del genere). Quando le vidi la prima volta capii subito che si prestavano allo scopo e a cio che avevo in mente.
Sono magnifiche, ipnotiche. Maestose.
Per quanto riguarda il testo ci spostiamo su un altro fronte. Dopo aver letto "Meditazioni delle Vette" di Evola, fu quasi naturale per me scriverci un testo ad hoc e cosi venne fuori "Linee di vette".
Per me i testi hanno un valore elevatissimo sulla musica che compongo e la mia ricerca si spinge sempre un pò più in la rispetto ai canoni del genere.
Ovviamente anche la musica deve prestarsi: la componente "epica" infine credo che sia l'amalgama migliore per tirar fuori qualcosa di buono e di concettualmente all'altezza.
"Essere tutt'uno con la montagna/Sii la montagna.../Sii tu la vetta da raggiungere!" racchiude in se tutto cio di cui ti ho parlato.
E' un inno a se stessi, alle possibilità dell'uomo e anche alla sua misera figura rispetto a cio che lo circonda. Un concetto che ho ripreso anche in "Mistica del vuoto".



7) Puoi parlarci meglio di questa collaborazione con Movimento d'Avanguardia Ermetico? Come è stato collaborare con questa band, quali punti ideologici avete in comune? Pensate di ripetere l'esperienza se non con la stessa band, con altre band?

Seguo MdAE praticamente dagli esordi e custodisco gelosamente ogni loro uscita. Va da se che scegliere loro è stato alquanto naturale e logico e per me motivo massimo d'orgoglio.
MdAE rappresenta una punta di diamante nel panorama BM italiano, collaborare con Ans e con persone che sanno ciò che vogliono porta a grandi risultati in poco tempo.
Per quanto concerne le ideologie, bisognerebbe andare nello specifico e vedere di cosa stiamo parlando. Sicuramente la passione per la montagna è uno dei punti che più abbiamo in comune, cosi come a livello musicale alcuni rimandi alla scena BM scandinava (il BM atmosferico Norvegese su tutti).
Io amo cambiare, non so se ci sarà qualcosa in futuro o meno. Sta di fatto che Ans mi ha donato un testo scritto ad hoc per Frentrum, per il resto staremo a vedere.
Sono una persona che ama confrontarsi con situazioni sempre diverse e ogni singolo "episodio" è un tassello da aggiungere alla mia storia.
In passato ho collaborato con altri artisti italiani, tutt'ora lo sto facendo. Mai dire mai che in futuro punterò a qualcosa che vada oltre confine.



8) Un'altra cosa interessante è la vostra scelta dell'italiano. Vorrei chiedere se riscontrate qualche difficoltà a cantare nella nostra lingua (spesso mi hanno confessato che è difficile "incastrare" le parole del cantato in italiano nella musica Metal o Rock).
Per quanto riguarda i testi, dal punto di vista concettuale, spesso citate il Niente e in "Mistica del Vuoto" (canzone che lascia trasparire una certa malinconia, soprattutto verso la fine) alla fine si vede comparire questa scritta: "Mistica del Vuoto: il distacco assoluto da ogni bene materiale e spirituale, atto ad ottenere uno stato di equilibrio imperturbabile. Il distacco dalla vita e la massima apertura ad essa, paradossalmente coincidono"
Mi viene spontaneo chiederti se ti piace la letteratura filosofica nichilista o anche disfattista, caustica o utopica (penso a nomi come Stirner, Jean Paul, Cioran, Caraco...); tra l'altro il concetto di Vuoto, propriamente, è stato principalmente declinato in ambito religioso, e non solo orientale, vedi certi mistici cristiani alla Meister Eckhart; paradossalmente per questi autori (perseguitati spesso dalla chiesa cattolica, tra l'altro) Dio è un puro Nulla, è definendolo con aggettivi che lo si "abbassa"... ti rifai quindi a esponenti del Nichilismo e se sì cosa ti piace leggere, da cosa trai ispirazione? Io personalmente sono affascinata (e cerco anche di praticare) l'Atarassia filosofica; che forse è anche l'unica difesa che abbiamo contro le offese della vita...

Utilizzare la lingua italiana non è affatto semplice. Sia per le metriche, sia per i concetti da esprimere e sia per la lunghezza delle parole.
In Inglese possiamo sintetizzare, in italiano se vogliamo esprimere un concetto dobbiamo essere precisi. Va da se che la cosa è abbastanza complicata soprattutto se poi devi cantarci in scream o in growl.
Peggio ancora se vuoi essere credibile ed evitare inutili paragoni con scolaresche delle elementari.
Abbiamo però degli aspetti positivi che solo la nostra lingua ci riserva. Prima di tutto la musicalità, poi senz'ombra di dubbio la flessibilità negli accenti e infine la capacità comunicazionale verso chi ci ascolta. Da anni abbiamo superato determinate barriere in questo senso e non dobbiamo preoccuparci di essere necessariamente anglofoni.
Io iniziai questo percorso molti anni fa prendendo spunto da quanto fatto dai precursori in Italia. Capii che l'utilizzo dell'italiano non era un limite ma semmai un pregio di cui andar fieri.
Ad oggi nel genere è facile trovare band che cantano in italiano. Anni fa non era cosi. Ho la certezza che con Frentrum continuerò in questa direzione, al massimo mi dedicherò a implementare il latino...e forse vaglierò anche la possibilità del dialetto. Vedrò di conseguenza.
Tornando al discorso dei testi e riferendoci a "Mistica del Vuoto", ci hai preso in pieno. Seguo molte letture filosofiche e puntualmente faccio i conti con l'ispirazione che esse riescono a darmi. Fondamentalmente sono più attaccato alla nostra cultura e ai nostri autori ma non disdegno assolutamente le realtà estere come Popper, Marx, Dewey, Sartre e molti altri.
Non mi sono mai incanalato in un singolo movimento ne tantomeno ho uniformato le mie letture negli anni, piuttosto cerco sempre di diversificare e di non diventare monotematico. "Mistica del Vuoto" rappresenta in maniera intrinseca anche questo: il distacco assoluto. Lo stesso distacco che mantiene viva la curiosità che ho per cio che mi circonda. Una volta che si perde la curiosità, si perde tutto.


9) E per quanto riguarda le copertine? Mi piace in particolar modo la foto dell'edificio diroccato... 



 anche qui, posso chiederti di che location si tratta? E invece, l'altra copertina (quella che accompagna la cover di G.G. Allin), come mai una scelta così estrema? In genere le copertine con foto fetish (anche estremo: coprofagia, coprofilia, pissing ecc.) sono più adatte ad un contesto Grind o Brutal Death Metal. La sensazione che ho percepito è che scegliendo di coverizzare quella canzone, e anche di proporla con quell'immagine, tu abbia voluto mandare un grosso fanc... a qualche persona (o situazione) che non ti stava molto simpatica... è così? O è una provocazione fine a se stessa o semplicemente il desiderio sincero di celebrare una Artista che apprezzi?

Sono uno che bada molto all'insieme delle cose e che non realizza le cose tanto per. Le copertine non esulano da questo discorso.
Ho la mia ragazza che è appassionata di fotografia e so puntualmente a chi rivolgermi quando ne ho bisogno. In maniera precisa ho sempre in mente la rappresentazione grafica in funzione della controparte musicale, infatti il lavoro che sviluppo è sempre portato avanti sotto tutti gli aspetti che riguardano l'intera opera.
L'edificio di "Dalle Profondità" si trova non molto lontano da casa mia in una zona molto isolata. Alcune zone (non molto distanti dal centro abitato), sono ancora oggi per me sconosciute. Di tanto in tanto scopro che il territorio della mia città è davvero enorme e tutto cio che ho attorno lo conosco in minima parte. Un altro aspetto dell'Abruzzo.
La copertina usata per il singolo con la cover di G.G. Allin è tutt'altra cosa.Cosi com'è tutt'altra cosa l'idea di voler coverizzare un pezzo del genere.
Diciamo che avevo delle cose da dire e quella canzone si prestava alla grande!
Infatti il testo è stato riarrangiato e modificato in funzione di alcune mie idee che riguardano alcuni "personaggi" che fanno parte dell'ambiente estremo italiano.
Qualcuno disse "Nemo Propheta in Patria", io invece vi invito a crepare male.
G.G. Allin per quanto rappresentasse l'ala più estrema del Punk (musicalmente parlando), in realtà era più ancorato concettualmente al Black Metal di quanto lo si immagini.
Contro tutto e tutti, estremo fino alla morte. Oggi ci si indigna per un saluto romano fatto da Anselmo dei Pantera...il Metal non è più quello di una volta, tutti si sono uniformati e nel peggiore dei modi. Lo stesso BM pesca a piene mani dal Punk ed è stato logico prendere come riferimento un suo pezzo.
Avrei molte cose da dire a riguardo, ma per ora preferisco evitare. Una cosa è certa, rimarrò sempre in piedi sulle rovine.

 

10) Aggiungi pure qualche tua considerazione personale su un argomento a tuo piacimento e grazie per aver richiesto e risposto all'intervista!

Intanto grazie per il tempo, aspetto alquanto fondamentale. Non è una sviolinata ma grazie a persone come te e alla passione che hai, persone come me hanno una possibilità in più per poter parlare dei propri progetti. (Grazie! Nota di Lunaria) Il tempo è una "questione" non da poco. Ogni singolo sforzo da parte di qualcun'altro in questo senso merita riconoscenza e attestato di stima.
Un argomento a piacere? Un pò come si faceva a scuola...
Vorrei sottolineare per l'ennesima volta che in ITALIA (in ambito Metal - che sia estremo o meno) abbiamo molto da dire.
Che non dobbiamo piegarci all'esterofilia e che la culla dell'arte Europea riseide nei nostri confini nazionali.
Che dobbiamo essere ORGOGLIOSI di cio che siamo e che la valorizzazione della nostra cultura crea di riflesso rispetto anche da parte degli altri paesi.
Se noi stessi non crediamo nelle nostre possibilità, chi investirà su di noi? Nessuno.
Aggiungo inoltre una piccola lista di band che supporto e che credo facciano la differenza rispetto a realtà più blasonate (solo perchè hanno una mail estera nel 90% dei casi...):

Orcrist, Legione, Necroshine, Malpas, Gernot, Movimento d'Avanguardia Ermetico, Hesperia, Atavicus, Khephra, The True Endless (*), Namter, Malauriu, Frangar, Kurgaall, Ecnephias (**), JANVS, Tumulus Anmatus, Malnàtt, Funera Edo, Via Dolorosa, Melanconia Estatica, Absentia Lunae, Anamnesi, Omnia Malis Est, Nocturnal Degrade, Skoll, Darkness, A Forest. (***)

Cercatele, ascoltatele e diffondete. E' molto importante. Il passaparola genere un flusso continuo che può creare qualcosa di molto interessante.

Un saluto da Ant.

HIC MANEBIMUS OPTIME.

Vedi le interviste qui:



(*) http://intervistemetal.blogspot.it/2014/01/the-true-endless-black-metal.html
(**) http://intervistemetal.blogspot.it/2014/11/ecnephias-death-doom-metal.html
(***)  http://intervistemetal.blogspot.it/2015/10/skoll-pagan-black-metal.html
http://intervistemetal.blogspot.it/2015/09/darkness-blackdeath-metal.html 
http://intervistemetal.blogspot.it/2015/06/a-forest-black-metal.html