Figlie di Paris Hilton: un'analisi allo scempio "goth" dei giorni nostri




Ascolto musica dal 1997 e personalmente ho assistito alla nascita e morte di diverse mode musicali poi diventate "tormentoni" (il Power Metal, il Nu, il Symphonic, il Metalcore...) ma fin tanto che ci si limita a stare appresso ad una caterva di band tutte uguali/clonate, il fenomeno può ancora avere, per quanto derivativo e intellettualmente deprimente, una valenza culturale; sempre di musica si parla, insomma, e sarà poi il tempo a fare piazza pulita di gruppi e gruppuscoli, che, nella cruda selezione darwiniana della musica, sopravviveranno o meno, anche finito il trend. Perché alla fine culturalmente sopravvivi solo se hai argomenti personali e quel "quid" che faccia la differenza.
Ma ciò che davvero sta degenerando, di anno in anno, ma oserei dire, giorno dopo giorno, è il fenomeno che viene etichettato come "look Gothic", che ha ampliamente sorpassato i confini del cattivo gusto e che sta guastando un intero mondo musicale, dato in pasto a degli sciacalli (anzi, sciacallE, perché sono soprattutto le donne a fare questo scempio) che lo stanno avvelenando a tal punto da farlo imputridire nel più bieco e scandaloso consumismo che lascia basiti e disgustati. Ormai la cosa ha assunto proporzioni enormi, tanto che si potrebbe parlare di piaga.

Mi riferisco a quella pletora, ma sarebbe meglio dire ormai galassia, di donne e donnine che imperterrite vanno avanti a spendere e spandere, documentando tutto con centinaia di vlog e video tutorial, questo o quel corsetto ultra costoso (in media andiamo da un prezzo di 60 euro a 90, 100 e anche più), di questa o quella gonna, di questo o quel make up, di questo o quell'accessorio, piercing e chi più ne ha più ne metta, il tutto, si badi bene, etichettato come "Gothic", tanto che oggigiorno, di fatto, non esiste più alcun genere musicale etichettato così, nella percezione mentale della gente, ma esiste una moda, un trend vestimentario portato avanti da queste pagliacce frivole e sghignazzanti.
E si badi bene: in video etichettati come "Gothic", da costoro, non si parla proprio di musica, mai una volta viene sfiorato l'argomento, ma piuttosto si spammano (e suppongo, con relativo tornaconto personale, come sconti ad personam...) nomi di marche e venditori. è anche vero che questa piaga riguarda anche il mondo Hip Hop degli ultimi anni (il fenomeno è noto come "Bling Bling"), ma, da semplice ascoltatrice non-abitudinaria di Rap non sono la persona più adatta nel trattarlo. Pertanto, mi concentro più sul "cosidetto mondo alternativo", che conosco meglio, che frequento e a cui mi dedico.

Lungi dal me il sostenere che si dovrebbe girare vestiti di stracci sporchi, usurati e cenciosi, ma da persona che ama certe sonorità, mi disgusta profondamente vedere questo circo di personaggi, starlette e piccole VIP a caccia della view in più per monetizzare, abusando di un'etichetta che ormai incarna tutta questa fama bulimica di apparenza, di frivolezza, di consumismo che oltre che scandalosa è immorale. Soprattutto in un periodo come questo, di profonda crisi economica.

Personalmente appartengo ad un ceto basso per nascita (e la cosa mi faceva soffrire quando ero bambina, poi a partire dai 14 anni non mi è più pesata come cosa), il massimo dei soldi che ho visto e tenuto in mano sono stati 50 euro e mai e poi mai comprerei un abito, per quanto bello, che costi più di 30 euro. Non perché io non abbia visto abiti carini messi a 40, 50, 80 euro, ma perché se davvero spendessi quella cifra per un abito mi sentirei una vera idiota e mi vergognerei profondamente.

Il che non significa che non ci si possa regalare, di tanto in tanto, un abito comprato in negozio (faccio l'esempio di Jennyfer nell'Auchan qui vicino, anche se è il caso di dire che è dal 2009 che non ho più visto abiti che mi piacessero davvero), meglio ancora in una giornata da passare con le amiche più care per cementare un discorso di sorellanza e di sano piacere edonistico, ma che il troppo stroppia e realizzare un video etichettato come "Gothic" in heavy rotation su YouTube, dove si mostrano 20 o 30 corsetti dal costo medio che si aggira sui 60/80 euro o, peggio ancora, certi vlog dove letteralmente si riprendono giornate di shopping con una spesa che si aggira sui 500 euro (o più!) a botta, lo trovo profondamente immorale, scandaloso, osceno. è qualcosa che mi fa indignare, insomma, molto di più che non il fenomeno "veline/escort". Perché, nel caso di queste ragazzotte alternative vedo far prostituire un'etichetta, l'ormai logora, impronunciabile e cacofonica "Gothic", sodomizzata (e compiacente) agli stupri del Dio Denaro che possiede totalmente queste sue adepte, in un'orgia oscena di compravendita massificata. Almeno le escort non si trincerano dietro un'(inesistente) appartenenza al "Gothic" e nemmeno dietro un senso di "elitarietà". Sono consumiste, frivole e disposte a prostituirsi per una borsa Chanel, ma questa loro scelta di vita resta loro, non va ad intaccare un mondo musicale, mentre lo starnazzamento di merchandise che stanno portando avanti queste "YouTubers gotiche" (e spesso flirtanti con la Wicca, c'è da riconoscerlo, purtroppo) va a "ninfomanizzare" un intero mondo, che nasceva con degli ideali e delle direttive culturali/stilistiche ben precise.

Niente di diverso, insomma, da quello che fa Paris Hilton (secondo me, insieme al modello di Angela Merkel, la degenerazione della condizione femminile portata ai più infimi livelli di squallore). Queste ragazzotte e starlette in gonnelline e corsetti, agghindate spesso con la peggiore paccottiglia già vista sulle passerelle di eventi come il Treffen, totalmente frivole, vuote dentro, fagocitanti all'inverosimile ogni degenerazione vestimentaria possibile, mi fanno indignare profondamente. Anche perché il danno di immagine che portano all'intera scena poi va a colpire tutti indiscriminatamente, facendo passare chiunque dica di ascoltare Gothic Metal come un consumista vuoto, incolto, frivolo.

La cosa grottesca è che poi queste pseudo-alternative diverse dalla massa (onde poi essere tutte uguali tra di loro) sono le prime a criticare i tanto vituperati truzzi, quando è piuttosto vero il contrario: le ragazze Gabber sono più sobrie e semplici nel vestire!, di quanto non lo siano queste paladine del "Ma io sono diversa dalla massa! Io ho un mio stile!"

Giudicate voi:








Concludendo, sento il bisogno di affermare che io, Lunaria, mi dissocio totalmente da questo fenomeno scandaloso, questo consumismo tritacarne che sta prostituendo un'intera scena. Ripeto, non perché io vesta di stracci consunti o prediliga "look poveri" come il Grunge, il Reggae o il primigenio Batcave (tutti mondi i cui vestiti sono dimessi, realizzati col "fai-da-te" e neanche costosi), anzi, ho una predilizione per i tubini aderenti e adoro truccarmi, e neanche perché sia sbagliato una volta tanto comprarsi l'abitino costoso da "Gothic Lolita" (per chi, effettivamente, ami quello stile); il problema non è l'abito in sé, ma la quantità: ritengo che sia immorale comprare non uno ma 30 o più corsetti da 80 euro l'uno per poi farci un video su YouTube, ritengo che sia ignoranza musicale abusare di un'etichetta, "Gothic", che nasceva per definire uno stile di musica e non certamente la linea di una gonna, e che sia disumanizzante incitare gli altri utenti e i tuoi followers a comprare, comprare, comprare spammando link di shops ovunque e  ammassando vestiti su vestiti in una corsa folle al consumismo più bieco, che tutto fagocita, tutto tragugita e tutto rende escremento, finito il processo digestivo di questo banchetto pantagruelico di merci, stoffe, bijoux etichettati come "Dark Gothic".

Detto questo, si può dire che i vestiti (e i libri), al mercato e all'usato li si trova a 2 e 5 euro, o alle orecchie di queste Paris Hilton gotiche è una bestemmia, un non essere Gothic, o, offesa suprema (ai loro orecchi), essere delle Gabber discotecare?  

E allora datemi pure della Gabber discotecara. Perché mi dissocio totalmente dalla mentalità da consumismo selvaggio e patologico che ha travolto l'intera scena etichettata "Gothic": un'orgia di consumismo vergognoso, disumanizzante, lobotomizzante.  


Listino dei prezzi in media, in dollari o euro: