Angryon (Symphonic Black Metal)





1) Ciao e grazie per aver accettato l'intervista! Presentatevi ai nostri lettori!

Ciao, sono Tiziano il chitarrista degli ANGRYON, Band per metà Mantovana e per metà Bresciana, mille grazie per averci proposto l'intervista...Nel lontano Novembre del '95 nasce il progetto ANGRYON che dura soltanto fino a inizio del 2001.
La Band negli anni subisce diversi cambi stilistici e di line-up, ma la formazione più duratura e significativa è stata sicuramente quella del periodo del primo Demo Tape.
ANGRYON cercava di creare una propria identità musicale da subito ispirata al Black Metal Sinfonico e al Gothic Metal di gruppi come DIMMU BORGIR, CRADLE OF FILTH, TRISTANIA, THEATRE OF TRAGEDY e molti altri ancora...


 

2) Mi piacerebbe che ci riepilogassi il tuo passato, a nome Angryon (passato che giudico importante e poi vedrai il perché)
e poi focalizzando l'attenzione sul tuo presente attuale, a nome Umbra Noctis, se vuoi fare un confronto tra le tue due band, e la tua personale evoluzione in questi anni.
Per prima cosa vorrei che ci spiegassi perché avete scelto questo monicker.

ANGRYON è un termine creato da uno dei fondatori della Band (appassionato di WarHammer, uscito poco tempo dopo aver completato la line-up), che significa demone furioso. Questo è infatti la fusione di due termini ANGRY (arrabbiato) e ANGRON (Demone divoratore di mondi del gioco sopracitato). Sinceramente non è mai stato cambiato (pur non avendo un significato profondo per noi) perchè ci piaceva il concetto di un nome derivato difficilmente già utilizzato da altri gruppi e come questo suonasse. Nel gruppo inizialmente componevo io totalmente le parti musicali, l'ex-cantante e l'ex-bassista i testi, poi con l'arrivo di Thomas (Batteria) e Luana (Tastiere) e con i nuovi ingressi di Simone (Voce), Serena (Voce femminile), Roberto (Basso) e Eugenio (Seconda Chitarra) i pezzi cominciarono a rispecchiare il gusto dei sette componenti della band, tanto da farci entrare in Studio a Pisa nel '98 per registrare la nostra prima Demo "Eternity Beyond the Silence" 



che fortunatamente và abbastanza bene, (anche perchè in quegli anni potevi stampare 1000 cassette e riuscire a smerciarle tutte senza problemi mentre oggi è un po' più complesso) infatti riceviamo alcune proposte da etichette molto significative di quel periodo, prima fra tutte la Solstitium Records, ex etichetta di BEHEMOTH, HORNA, FORBIDDEN SITE, ecc... Nel '99 registriamo da un amico, un Promo cd contenente tre brani, che però non uscirà mai e nel 2000 torniamo in Studio a Pisa per registrare una seconda Demo, con altre quattro tracce inedite, dal titolo "Ghost in the Mirror" che però non vedrà mai un uscita professionale, girerà solo qualche copia (dopo lo scioglimento della band) tra amici e conoscenti stretti.
Sinceramente tra ANGRYON ed UMBRA NOCTIS non ci sono molte similitudini, né per la musica proposta né per i testi che sono per entrambi i casi molto poco Black Metal, ma hanno tematiche e significati molto differenti...sono due realtà diverse in due periodi completamente diversi. Gli UMBRA NOCTIS sono a mio avviso una band che ha un altissimo potenziale, purtroppo troppo spesso snobbata da quegli ascoltatori che si soffermano all'impatto scenico ed alle tematiche diciamo tradizionali dettate dal genere. Spero che il nuovo album riesca a conquistare l'attenzione di molti amanti del metal estremo e che trasmetta a chi lo ascolta le stesse sensazioni che proviamo noi nel suonare i pezzi.



 

3) Iniziamo partendo dagli Angryon! Da quando ho aperto questo blog, ho sempre avuto il desiderio di andare a ripescare tutte quelle band di casa nostra che segnarono la mia adolescenza (il periodo che va dai miei 13 anni ai 17); ricordo molto bene Psycho!, Metal Hammer, Grind Zone, Metal Shock; in particolare Psycho! pubblicava ogni mese i pezzi estratti dai demo; ricordo bene anche le band che s'aggiudicarono il top demo su Grind Zone (Sacrater, Nefarium, Abhor...) e purtroppo quelle che sparirono poco dopo (Melan Nephos Thanatou, per fare un nome che ho ritrovato, Art Inferno, Burial Place, Cassandra, Andark, Agarthi, e per citare due band Gothic vecchio stile, Lifend ed Elivar). Diciamo che a distanza di ben 16 anni, moltissime di queste band non solo non hanno perso il loro fascino, ma con l'orecchio di adesso acquistano ancora più spessore e diciamolo senza falsa modestia, io sono più che convinta che se all'epoca ci fossero stati i social network invece che le poste obsolete con le quali ci si scambiava i demo/mandava il demo in giro, ora quelle band che ho citato sarebbero ancora in giro.
Credo che sia il caso anche degli Angryon, di cui ci resta un solo demo (tra l'altro con una bella copertina, purtroppo misteriosamente assente sul profilo di Metal Archives) perché credo abbiate contribuito al creare una via sinfonica al nascente Black Sinfonico Italiano del periodo. Penso anche a Evenfall e Art Inferno (i cui cd a distanza di così tanti anni sono sempre vividi e nettamente migliori di tante cose che passano ora, se devo dirla tutta, sarà quell'atmosfera tutta particolare che era caratteristica di quel Black del tempo...)
Vorrei che ci riepilogaste la vostra biografia: quando vi siete formati, il processo di song-writing del demo, tematiche...
Un video su YouTube vi mostra anche live... potete raccontarci anche quell'esperienza?

Come anticipato prima, ANGRYON prende vita a fine '95, a metà del '96 si stabilizza la line-up e nel '98 entriamo in studio per registrare "Eternity Beyond the Silence" il primo Demo. I quattro brani contenuti sulla Tape hanno tematiche molto differenti tra loro. "The Battle of Clontarf" e "Nera the dangers' Despiser" parlano di battaglie medievali, mentre "Witch's Tears" di una strega giustiziata durante il periodo dell'inquisizione. "The Flowers of Hate" è sicuramente il pezzo più evoluto e maturo di questo lavoro e rispecchia i pezzi che arriveranno in seguito...è infatti più personale ed introspettivo.
Soprattutto in quel periodo abbiamo fatto tantissimi live, si suonava quasi tutti i week end e ci piaceva molto esibirci dal vivo. Forse le date più belle sono state quelle in un locale storico nel Cremonese che si chiamava King Hammer...ricordo che molti musicisti che ora sono molto conosciuti anche all'estero con gli attuali gruppi, hanno suonato lì quando non li conosceva nessuno.
Poi dopo un promo cd mai uscito nel '99 e il secondo Demo del 2000 (mai stampato), la band si scioglie.
Credo che tutti i gruppi di quel periodo con la propria musica (ricordo volentieri OPHIDIAN, WILLOW AT MOON, WRATH NATURE, NADIR, TRAGODIA) abbiano contribuito a far crescere in quegli anni una scena che purtroppo si sta spegnendo a causa del poco interesse e supporto verso l'UNDERGROUND nostrano...penso che anche oggi ci siano gruppi non clone che pur ispirandosi a colossi del metal estremo abbiano molto di personale da dire e meritino di essere seguiti con più interesse, alcuni esempi sono APATHIA, DEADLY CARNAGE, INFAMOUS, FLAMEN, WARNUNGSTRAUM e molti altri...


4) Ho visto che su Facebook ci sono ancora i vecchi fans, e non dubito che negli anni a venire - specialmente ora che c'è quel video su YouTube - il vostro seguito crescerà (anche all'estero... e difatti vi ho visti recensiti su un sito straniero)
Avete mai pensato di tornare? O per lo meno, ri-editare il vostro demo, magari aggiungendo degli extra? Sarebbe un bel regalo per tutti i nostalgici dell'epoca e anche per i nuovi fans!
Che avevate delle buone capacità tecnico/compositive già all'epoca mi pare evidente: l'intro molto "Arcturusiano" di "Witch's tears", i giochi vocali tra female vocals, e vocals maschili pulite, in scream e in growls; ora avrete acquisito ancora più bravura e padronanza tecnica, perché non ripensare ad un come-back degli Angryon?
Che effetto vi fa ripensare a quel periodo? Cosi vi ricordate di quegli anni?

Sai che io il video non l'ho visto...vorrà dire che lo cercherò.
So per certo che tutti i componenti degli ANGRYON ripensano a quel progetto con un po' di malinconia, ma sono convinto che non sarebbe la stessa cosa ricreare oggi la sintonia che avevamo tra di noi nel suonare quella musica allora...inoltre il batterista suona Jazz e vive a Valencia e tutti gli altri componenti o non suonano più metal estremo o anno attività personali che occupano interamente le loro giornate, quindi credo che una nuova collaborazione (fatta eccezione per un componente con cui sono attualmente in contatto) sia da escludere.

Comunque credo che il ricordo più bello di quel periodo sia stato il momento in cui abbiamo terminato la registrazione a Pisa del primo Demo, è stato bellissimo, un emozione indescrivibile.


5) Bene, ora parliamo del  nuovo gruppo in cui suoni, Umbra Noctis! Prima di svelare nel dettaglio le vostre caratteristiche, mi piacerebbe chiedervi se puoi fare un confronto tra le due band... ovvero: quanto c'è stato e si espresso negli Angryon, o al contrario, quanto non si è espresso negli Angryon, all'epoca, viene invece espresso ora negli Umbra Noctis?

Nuovo gruppo è un po' inappropriato visto che ci siamo da 10 anni abbondanti...
Come detto prima, sono due realtà molto distanti...non riuscirei proprio a farti un paragone tra le due band.
Sicuramente il modo di lavorare ai pezzi è simile ad ANGRYON, ma l'attitudine musicale è molto diversa. Anche i pezzi degli UMBRA NOCTIS sono ricercati ma più diretti, con le parti Black Metal più estreme e le sezioni Folk e Rock o Post-Rock più incisive. Gli intrecci melodici son semplici ma ben studiati a mio avviso e arrivano diretti all'ascoltatore (naturalmente faccio riferimento hai pezzi che andranno sul nuovo CD)...con questo non intendo dire che si sia espresso meno di quanto si poteva esprimere con uno o l'altro gruppo, anzi sono due bands che credo abbiano dato molto in modo diverso, l'unica differenza in questo caso è che gli UMBRA NOCTIS ci sono ancora e possono esprimere ancora moltissimo...



 

6) Concludi a tuo piacimento l'intervista e grazie per averla accettata!

Grazie a te...
Continuate ad ascoltare i vecchi gruppi che hanno fatto la storia della musica estrema e dell'underground, ma supportate e seguite anche la musica delle nuove e valide realtà della scena italiana che vi assicuro hanno ancora molto da dire...
ASCOLTATE e SUPPORTATE IL METAL ESTREMO ITALICO !






Umbra Noctis




1) Ciao e grazie per aver accettato l'intervista! Presentatevi ai nostri lettori!

La nostra combriccola nasce nel 2005 travolta dall'irruenza compositiva e lirica di quei gruppi italiani -  Spite Extreme Wing su tutti - che all'epoca diedero un'impronta dichiaratamente "originaria" alla scena black metal nostrana. Un' impronta finalmente adulta, matura, prontamente snobbata da tutti coloro che da lì a breve fecero a gara per liquidarli come poser..  perché per fare black metal devi parlare di foreste norvegesi, di satana, pittarti e devastarti di birra comprata al discount vicino al locale dove si tiene il concerto di tre gruppi di merda cloni dei Mayhem (così magari poi il locale chiude il mese dopo e ti lamenti pure).



 

2) Per prima cosa vorrei che ci spiegaste perché avete scelto questo monicker, il loro significati.

L'ombra della notte è quel qualcosa che caratterizza le persone senzienti, non è per tutti, quella parte della nostra personalità che ci costringe a fare i conti con i nostri errori e con le nostre debolezze di uomini, che quantomeno ci spinge a prenderne atto ed eventualmente a trovare un rimedio, a definire uno scopo. 
Gli Umbra Noctis siamo noi quattro e la forte amicizia che ci lega da dieci anni; la musica è solo l'emanazione artistica, se così si può definire, della nostra amicizia. Risposta da poser, vero?


 

3) Bene, ora parliamo del vostro gruppo, Umbra Noctis! Potete riepilogarci il vostro curriculum, a nome Umbra Noctis?

Da dieci anni suoniamo, componiamo ed abbiamo partecipato a vari concerti. Alcuni di essi memorabili, la maggior parte no. Abbiamo tentato varie volte di inserire un secondo chitarrista, ad ogni occasione un flop.
All'attivo un mini cd "luce oltre il confine" nel 2006, un ep "il richiamo del vento" nel 2009, uno split con i Gort nel 2010 e, ad oggi, un solo full length "il primo volo" nel 2012.
Abbiamo appena registrato la versione demo del nuovo full length e presto entreremo in studio per le registrazioni ufficiali.
Crediamo molto nella qualità dei pezzi che comporranno il nuovo album, anche se presumibilmente saranno in pochi ad ascoltarlo... siamo troppo black metal per chi, pur aperto all'ascolto di musica intelligente, considera il black metal "musicaccia". Troppo poco black metal per i puristi del genere. Al momento ci piace autodefinirci "unconventional extreme metal". E' un po' come chiamare "vellutata di mais" la polenta per farla mangiare agli snob o ai meridionali.

 
 

4) Ho sentito alcuni pezzi su Youtube, tratti da "Il Primo Volo", il vostro full lenght; mi piace molto anche l'idea di usare l'italiano per i titoli.
Perché questo titolo un po' inusuale? Cos'è "Il primo volo"? La copertina è molto suggestiva: un cielo blu profondo, "inquinato" da nuvole, e i rami degli alberi che si stagliano come ombre nere scheletriche, sullo sfondo. Tra l'altro, come già espresso negli Angryon, non mancano pause atmosferiche che danno respiro dopo la furia lancinate Black: "l'attesa", per esempio, quel "break" strumentale e la voce agonizzante, o l'intro di "Rovine".
Facendo poi una retrospettiva, potete mettere a confronto "Il primo volo" con "Luce oltre il confine"? Anche qui abbiamo l'uso dell'italiano, e per quest'album avete optato per una curiosa copertina all-white... se però aguzziamo bene la vista, vediamo delle sagome umane, come avvolte nella nebbia... Cos'è quindi "La Luce oltre il confine"? Di quale confine parlate?

Abbiamo sempre utilizzato l'italiano per i nostri testi. Non è facilissimo utilizzare l'italiano per la musica, l'inglese si presta decisamente meglio.. ne consegue che, parlando di metal estremo, chi l'ha utilizzato bene è chi normalmente è portato a fare le cose per bene.
Ricollegandoci per un attimo alla risposta numero uno, "Non Dvcor, Dvco" degli S.E.W. spinse molti gruppi o aspiranti tali, noi compresi, a cantare in italiano.
C'è chi ha fatto le cose per bene, cose che avessero un senso (sia a livello di metrica, che di concetto e contenuto), e c'è chi le ha fatte alla cazzo con risultati imbarazzanti.
Dei testi mi occupo io (Filippo - voce); di recente ho scritto un testo in inglese per una collaborazione sul progetto di un amico, il risultato mi è piaciuto e non escludo di poterlo usare anche per gli Umbra in futuro.. ma per ora no, mi trovo più a mio agio con l'italiano e mi piacerebbe utilizzare anche il bresciano, visto che lo parlo anche più dell'italiano.


"Luce oltre il confine", in chiave fantasy, raccontava della presa di coscienza di un uomo e della propria realizzazione spirituale. La luce rappresentava la meta da raggiungere, l'ambizione.

"Il primo volo" è molto eterogeneo nei suoi contenuti, nei testi e nelle parti musicali. Molte canzoni parlano o comunque si ricollegano, magari indirettamente, ad esperienze/sensazioni di vita vissuta. Il nuovo album avrà ancora questo feeling, ma sarà molto diverso dal precedente.
Quanto alle immagini utilizzate per gli artwork, abbiamo sempre puntato molto all'aspetto grafico dei nostri lavori, quasi sempre utilizzando fotografie da noi scattate e che potessero avere qualche attinenza con i testi o con le atmosfere create dai brani. Continueremo così.

 

5) Vedo che avete già accumulato una solida esperienza on stage; potete raccontarci gli eventi a cui avete partecipato, e nel caso abbiate altre date in agenda?

Moltissimi concerti in dieci anni di attività, tra i concerti più esaltanti ricordiamo quelli con Imago Mortis a Genova e a Bergamo, con i Deadly Carnage a Rimini e Comacchio, di recente con i Forgotten Tomb a Cremona.  Al momento mancano i locali e mancano gli ascoltatori. Non che noi si frequenti troppo i locali, anzi. Per la serie "da che pulpito viene la predica".
Comunque per ora nessuna data in programma. Vedremo poi per il prossimo anno, ci sarà il nuovo cd da promuovere.



 

6) Concludete a vostro piacimento la nostra intervista e grazie per aver partecipato!

Grazie a te! Per i tuoi lettori: date un ascolto alla nostra musica e supportate l'underground. Via i paraocchi e magari anche qualche borchia.




The Blessed Hellbrigade (Funeral Doom Metal)



 

1) Ciao e benvenuti! Presentatevi!

Ciao, noi siamo The Blessed Hellbrigade, il progetto (perchè di band vera e propria non si può parlare) si è formato nel 2006 con l’idea di suonare un ibrido tra doom e rock anni ’70. Dopo alcune prove però la band si scioglie, circa un anno dopo.

M: Nel 2008 M decide di rispolverare il progetto, rallenta alcuni vecchi riff e ne compone di nuovi. Con l’aiuto di Mayhem alla batteria vengono registrati i tre brani del demo “Two Steps To The Aim Annihilation – Metastasi”, autoprodotto da M in cassetta e cdr.
Qualche anno dopo il duo compone e registra “Cosmic Floats” che viene caricato su youtube. Un paio di anni dopo, la Dark Eyes Collective decide di ristampare il demo del 2008 più “Cosmic Floats” come split cd con gli Enthroned Darkness.
L’anno seguente il duo viene contattato per partecipare a un 4 way split cd assieme a In Lacrimas Et Dolor, Aphonic Threnody e Y’Ha-Nthlei dal titolo “Of Poison And Grief”, prodotto dalla GS Productions.
Il progetto è formato da M e Mayhem.


2) Quando e come nasce il progetto The Blessed Hellbrigade? Perché questo monicker? 

M: Alla prima parte credo di aver risposto precedentemente, mentre per il nome, posso dirti che è stato scelto per dare un’ idea controversa al progetto, La Benedetta Brigata Infernale è un nome che crea confusione, è difficile incasellare subito nell’ambito del doom più tradizionale e ci piace creare confusione.
Ti racconto un piccolo aneddoto legato ai primi anni del progetto, una sera del 2007 (se ricordo bene) avevo conosciuto e fatto festa con Blaze (ex Iron Maiden) che stranamente era a Novara in tour con una tribute band degli Iron; bevendo con lui l’avevo quasi coinvolto nel progetto T.B.H., lui sembrava interessato e mi aveva suggerito di accorciare il nome in “The Blessed”. Purtroppo, spariti i fumi dell’alchool mi son accorto che non mi ero fatto dare i contatti del suo manager, se no gli avrei rotto i coglioni allo sfinimento… in definitiva non se n’è fatto più nulla con lui, ma il progetto ha poi preso la direzione che ha tutt’ora, si vede che doveva andare così, hehehehe!



3) Penso che chi ami il Funeral Doom (nomi come Tyranny, Desire, Shape of Despair) apprezzerà sicuramente la vostra proposta. Potete parlarci più nel dettaglio di "Of Poison and Grief - Four Litanies for the deceased"? Si tratta di un concept? Il titolo parla chiaro...

M: Credo anche io che, chi ama il Funeral Doom, possa apprezzare la nostra proposta, anche se non ci limitiamo a quello stile, se ascolti bene i nostri brani presentano ogni tanto delle sperimentazioni rockeggianti che devono molto ai Black Sabbath, usiamo la voce in modo differente dai gruppi funeral doom e anche i nostri suoni si discostano da quel genere, forse per la nostra provenienza, che è prettamente Black Metal.
“Of Poison And Giref” non è un concept, ma un lavoro di comune accordo tra le quattro bands che vi hanno partecipato, attivamente e in maniera molto costruttiva e collaborativa, uno split gestito dai gruppi e non dall’etichetta, come spesso accade. Secondo me, questo, è un valore aggiunto, perché rispecchia esattamente il progetto dello split stesso. Poi il fatto che tutti i gruppi abbiano un approccio similare a certe tematiche non ha fatto altro che aiutare a far diventare lo split un album a tutti gli effetti e non una semplice compilation.
Lascio qui di seguito un link a un video su youtube che presenta lo split: https://www.youtube.com/watch?v=gyKPkQrYDYQ


4) è molto suggestivo l'artwork... l'albero solitario sul dirupo, quel cielo rosso "affocato nel sangue", mi verrebbe da commentare, rifacendoci ad uno stile un po' alla Giovanni Pascoli di "Temporale"...

"Rosseggia l'orizzonte/come affocato/a mare/nero di pece/a monte.."

Si intona in pieno col vostro artwork, non trovate?
Inoltre Giovanni Pascoli è uno dei miei poeti preferiti; ha composto capolavori come "Il Giorno dei morti"... Essendo una grande appassionata di poesia cimiteriale, di elegie funebri, vorrei sapere se vi siete ispirati a qualche Autore letterario, o in generale, da cosa siete ispirati (anche dal punto di vista dei dipinti, se ne avete qualcuno che vi ha ispirato)

M: L’artwork è stato gestito dai gruppi, come tutto lo split, che hanno collaborato attivamente per proporre idee e soluzioni differenti. Pascoli sinceramente non l’avevo valutato, ma in effetti il verso che mi proponi si adatta benissimo, sia alla grafica che al concept proposto dalle bands.
Per l’ispirazione, posso parlare solo a nome The blessed Hellbrigade e dirti che per il testo mi sono ispirato agli scritti di Baudelaire, motivo per cui ho mantenuto l’uso della lingua francese. Per la musica invece ci siamo dedicati ad una introspezione profonda e senza limiti, cercando di rappresentare i possibili cambiamenti umorali di una persona che si sente “maledetta e superiore”, come indica il titolo.

 
5) In "Maudit et Superieur", quel modo di intonare le vocals e la parte centrale mi ha fatto venire in mente gli Isengard, quelli di canzoni come "I Kamp med Kvitekrist"... qui e lì riaffiora la vostra impronta Black primigenia... qui per l'occasione dal lieve accenno Folk.

M: Come detto prima, la nostra matrice principale è Black Metal, anche se io ho sempre amato il doom in tutte le sue forme, e quindi ogni tanto, questa forte influenza, esce e si presenta. Noi non la soffochiamo, ma cerchiamo di integrarla nei nostri brani, per dare delle varianti sul tema, cosa che tanti gruppi evitano di fare.
Per la cronaca adoro Isengard, quindi grazie del paragone!


6) Visto che vi occupate sia di Black Metal col progetto "A Forest" (per cui rimando all'intervista pubblicata qualche giorno fa) che di Funeral Doom mi piacerebbe chiedervi se potete stilare un confronto tra i due generi... in fondo tutti e due sono basati su un senso di disperazione cosmica, di solitudine, spesso di odio di sé o della realtà circostante. C'è sempre questa bolla di pece nera, ribollente, una sorta di pantano oscuro (l'avete evocato in pieno in "The Tomb's Penumbra") che accomuna i due generi, solo che il Black Metal spesso predilige forme più ferali e belluine, d'assalto, mentre il Funeral Doom spesso si arricchisce di passaggi pianistici, organistici, che rimandano molto ad un'atmosfera da messa, da liturgia, ad uno stile barocco alla Dietrich Buxtehude.
Cosa vi piace ascoltare, nel genere? E come vivete il Funeral Doom? Cosa spinge a suonare questo genere? Non è certamente un genere "commercializzabile"... Ricordo ancora come un giornalista di Metal Hammer definì, anni fa, un album Funeral (se non ricordo male, parlando dei Forest of Shadows) "è come sentire i My Dying Bride alla moviola"...
In effetti è un genere che fa della lentezza e della catarsi (la durata delle canzoni...) il suo punto di forza.
Tra l'altro il Doom, anche quello della vecchia scuola che germogliava dai psichedelici anni '70 (e ancor prima, da fine degli anni '60) ha sempre insistito molto su questa cosa della ripetizione costante. Ripetere un suono, un mantra, è una pratica mistica che serve a raggiungere differenti stati di consapevolezza. Per esempio, molte canzoni dei primi Saint Vitus le definirei essenzialmente mistiche, dei veri e propri "tantra", tantra catatonici, soporiferi, nel significato più alto e sciamanico del termine, il sonno visto come possibilità di visitare nuove dimensioni.
Voi però aggiungete dei toni di pesantezza quasi Black, come ho fatto notare nella domanda precedente.

M: Personalmente credo che Black Metal e Doom siano come le facce di una stessa medaglia, entrambe sono musiche oscure, intimistiche e che creano atmosfera nell’ascoltatore, lo fanno solo in modo leggermente diverso, ma anni fa non era poi così netta la divisione, tanti gruppi Black Metal facevano brani lenti, ricordo su tutti i vecchi Katatonia, Black Crucifixion e Burzum (per citarne alcuni tra i più famosi). Poi per la moda di dare definizioni a tutti i costi son stati inventati il depressive e il suicidal Black, generi che non fanno altro che rallentare e immettere ritmiche Doom in tessuti Black. Quindi non trovo Doom e Black inconciliabili, tutt’altro. Personalmente ho sempre amato il Doom, dai Saint Vitus, ai My Dying Bride, ai vecchi Anathema, agli Esoteric, ai Cathedral, ai Thergothon ecc… perché mi da sensazioni che altri generi non mi danno, è un genere che parla a chi sa ascoltare, un genere che può coinvolgere la mente in viaggi mentali, proprio per la sua lentezza e ripetitività, ripetitività che ritroviamo spesso anche nel Black (cito nuovamente Burzum, perché così tutti lo conoscono, ma potrei chiamare in causa anche Von, Bathory e tanti altri).
Perché fare Doom o Funeral Doom? Perché ce lo si sente dentro, come dovrebbe essere per il Black Metal. Perché si sente il bisogno primordiale di esprimere certe sensazioni e diee, certi episodi della vita e certe emozioni, non certo per moda o per ricerca di gloria, anche se il Doom meno oltranzista sembra aver preso un certo seguito negli ultimi anni (poca roba se paragonato ad altri generi più accessibili) grazie alla diffusione dello stoner, che in certi casi lo richiama velatamente.
Il Doom, come il Black Metal poi è figlio (o meglio nipote) di “Black Sabbath” dei Black Sabbath, brano che racchiude in se tutto ciò che venne poi sviluppato negli anni a seguire da entrambi i generi. La radice è comune, quindi vedo Doom e Black Metal come due cugini, che possono spesso e volentieri collaborare.
Suonando in diverse entità Black Metal (A Forest, The True Endless, Skoll, Darkness e Torvara) e avendo militato anche in altre band dello stesso genere (Opera IX, Teuta, Huginn), non posso non far rientrare queste influenze anche in The Blessed Hellbrigade, come ogni tanto immetto del Doom in alcuni brani Black, perché i brani vengono composti da me, che ho questo background musicale.
Amando sperimentare amo anche ogni tanto cambiare genere, seguendo quello che sento, in maniera piuttosto istintiva e poco ragionata.
Ti anticipo che suono anche in Zenith (progetto a metà strada tra rumorismo e Black Metal) e Emortualis (old school Death Metal), mentre con Skoll e Huginn ho realizzato anche lavori totalmente acustici.
Non mi do limitazioni di genere, esploro la musica con curiosità e intensità, cercando la soluzione migliore per esprimere i messaggi che voglio dare.


7) Suppongo che The Blessed Hellbrigade non sia un progetto nato per esibirvi live... o sì?

M: Assolutamente no, a meno che non ci venga richiesto di partecipare a un evento che giudicheremmo particolarmente interessante. In generale però, credo che la nostra sia musica da contemplazione, da ascoltare da soli, in casa o fuori, magari in cuffia e al buio, per poter essere assorbiti dall’atmosfera che i brani creano. In sede live temo non ci sarebbero condizioni ideali per riproporre tali atmosfere, si rischierebbe di ri-arrangiare i brani per farli diventare più veloci o fruibili-eseguibili, perdendo così però l’atmosfera che si trova nelle registrazioni.


8) Concludete a vostro piacimento la nostra intervista e grazie per averla concessa!

M: Ti ringrazio molto per lo spazio che ci hai concesso e per l’intelligenza delle tue domande, mai banali e piacevoli da rispondere. (Grazie! Nota di Lunaria)
Invito chi sia interessati a cercarci online su fb e se vuole a contattarci. https://www.facebook.com/pages/The-Blessed-Hellbrigade/672920296100331

se interessati ad una preview della band suggerisco questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=lBfD-Nz4_gc



Collanine Metal!!!


Oggi ho creato la mia seconda collanina, dopo quella dei Cradle of Filth: Slayer! ^.^
è molto semplice farle: basta prendere la spilletta (anche quella tonda), e con la pinzetta, piegare all'insù, incurvandola, la punta appuntita in metallo che si trova sul retro, fino a formare un gancetto tondo e chiuso, per poi infilare la catenella.




sono molto soddisfatta di questi gioielli, mi piacerebbe farne altre sul resto delle band che mi piacciono ^.^ , ma purtroppo non di tutte le band si trovano! :(





A Transylvanian Funeral (Black Metal dall'Arizona, USA)




1) Ciao e benvenuto! Puoi presentarti ai nostri lettori italiani?

Saluti a tutti e grazie mille per l'intervista. Sono
Sleepwalker degli A Transylvanian Funeral, e gestisco anche la Forbidden Records e il defunto Forbidden Magazine (RIP).
Attualmente mi sono preso una pausa da A Transylvanian Funeral e il Forbidden Magazine ha visto la sua ultima pubblicazione di recente, dopo la pubblicazione della nostra pagina 233, Omnibus.



2) A Transylvanian Funeral è un bel monicker! Lo trovo molto suggestivo e appropriato con la tua proposta musicale. E il tuo logo è davvero originale! Quel piccolo paesaggio con quegli strani picchi, la luna...

Il logo è stato disegnato da 'Granath', un membro di una band che mi pare fosse i 'Cry of Silence'. Penso fosse tedesco, e si era offerto di disegnare il logo dopo aver apprezzato la mia musica.
Ho perso i conttatti con lui, purtroppo. Il logo ha comunque due altre versioni, su mia richiesta, ma sono d'accordo con te, e considero questa versione originale la migliore.



3) Puoi parlarci della tua biografia?

Il debut, un album self titled, è stato scritto e registrato da
Sojurner e me in un breve periodo di 3 mesi.
Lo abbiamo scritto e registrato molto velocemente, e anche la qualità di produzione piuttosto secca dell'album lo testimonia.
Le canzoni sono tra le mie preferite proprio per questo motivo, qusta visione creativa sporadica che abbiamo catturato per un momento. L'originale packaging è stato rilasciato in DVD e includeva una cartolina con le lyrics e una spilletta.
Abbiamo in mente di presentar una ri-edizione e farla seguire all'album, 'the Outsider', sempre per Forbidden Records, non più tardi di quest'anno.

 
4) Vi ho trovati su YouTube: "A Ghoul Rising from the grave" è stata la prima song che ho sentito; è puro Black Metal, ed è strettamente connesso con le radici originarie del genere: quel primitivo, freddo sound che abbiamo chiamato
"Black Metal dei primi anni '90, Old School", "True pure Black Metal", quello nato in Norvegia.
Penso che la vostra musica è perfetta per tutti i fans dei primi
Darkthrone, quel genere di sound e attitudine; in "Going blind" o "When sky and ocean are one", avete aggiunto alcune parti melodiche, che enfatizzano il mood triste, il vostro lato funereo.
Proprio qualche tempo fa stavo parlando con la band italiana A Forest (che suonano anche loro un Black Metal '90s), e, attualmente, il Black Metal ha molti sottogeneri (Symphonic, Melodic, Epic, Pagan, Depressive, Funeral, Folk, Drone...)
Cosa ne pensi dell'evoluzione del genere?

Nessun uomo è un'isola, e, per esistere nel mondo reale, una cosa deve evolvere o perirà.
La mia musica è stata paragonata ai Darkthrone e alla seconda ondata di Black Metal così tante volte che la trovo una cosa assurda, e 'A Transylvanian Funeral' è stato confuso con 'A Transylvanian Hunger' in molte recensioni inesatte (Nota di Lunaria: ehm... non l'ha presa bene che anche io lo associassi ai Darkthrone.... ma diciamo che se suoni identico al "freddolume" di "Transilvanian Hunger"... se tutti lo dicono ci sarà un motivo... non ti puoi lamentare se la gente ti paragona ai Darkthrone...! mica possiamo dire che suoni sinfonico o magniloquente come i Cradle of Filth di "Dusk and Her Embrace"...)
La ragione per cui ho ritirato il nome 'A Transylvanian Funeral'
è per questa ragione precisa: posso continuare a scrivere le stesse canzoni e soddisfare la massa e non divertirmi con quello che faccio, o posso sfidare gli ascoltatori e me stesso a scrivere musica che è fresca e più originale. Non è che sto dicendo che mi interessa il melodico, l'operistico, il pop metal e stronzate del genere, ma il genere, tutti i generi, devono continuare ad evolvere. L'onere è lasciato all'ascoltatore, nel cercare e racchiudere i loro prodotti di consumo, una forma di selezione naturale.


5) Quali sono i tuoi temi preferiti, per le lyrics?

I miei testi variano da esperienze personali al folklore e alle leggende. 'Night Hags' è su alcuni vampiri slavi che rubano i cadaveri quando i famigliari del defunto dormono, e come leggendo l'ho presa da un libro del reverendo Summers (ottimo scrittore di racconti horror. Nota di Lunaria)
'The Outsider' è basato sulla storia di Lovecraft che porta lo stesso nome.
'When The Sky and Ocean Are One' parla della morte e della rinascita, e 'Hymn to a Gorgon' è sull'autosacrificio.
C'è un lyric book nel lavoro che stiamo facendo, e del quale parlavo prima, che conterrà tutt le nostre lyrics del periodo
A Transylvanian Funeral, un modo appropriato per mettere a riposo il nome della band, così potrò iniziare a scrivere sotto un nuovo monicker.


6) Vieni dall'America, Arizona. puoi suggerirci qualche nome di band americana che suona Black Metal? Come vanno le cose nella scena americana?

Non sono mai stato uno che seguisse la "scena". Quando Forbidden Magazine era attivo, ero più compreso e trovavo più supporto dall'undeground internazionale, che non qui.

7)  Che cos'è il Black Metal, secondo te, nella sua essenza? Uno stile di vita, semplicemente musica, o cos'altro?

Per me, il Black Metal è restare veri con se stessi, e fare la Vera Volontà. La Legge di Thelema e i Teoremi di Magick sono in armonia con ciò che io considero Black Metal; l'incorrotta legge di natura.

 
8) Alcune band Black Metal non suonano live. è così anche per te?

Non ho mai suonato live e mai come artista Black Metal.
Non cerco approvazione dai miei compaesani al bar locale dove si beve birra, e piuttosto, non starsene a casa, scrivendo musica che mi farà vivere nei secoli.



9) Ok, concludi la nostra intervista. Mi piacerebbe però chiederti se ti piace ascoltare il Black Metal italiano... abbiamo nomi di culto come Evol, Forgotten Tomb, Art Inferno, Inchiuvatu, i primi Theatres des Vampires, Necrodeath, Aborym, Burial Place, Opera IX, Melan Nephos Thanatou, Andark, Mortuary Drape, e buone band che suonano ancora nel 2015, per esempio Urnaa, Abhor, A Forest, Suspirium, Evil Lucifera, Neropulsar, Dark Unfathomed. C'è qualcosa che ti piace, dall'Italia?

Grazie per l'intervista. Mi sono divertito col sound italiano
per diverso tempo, anche se, se devo essere onesto, ho sentito principalmente i Battle Dagorath, Blood of Kingu (Nota di Lunaria: ehm... questi sono ucraini, non italiani...) e Beethoven.
(?! Nota di Lunaria)


www.forbidden-records.com

***

Qui il  testo originale in inglese:

1) Hello and welcome here! Can you introduce yourself for our italian readers?

Greetings, thanks for the interview. I am Sleepwalker of A Transylvanian Funeral, Forbidden Records and Forbidden Magazine (RIP). The name of A Transylvanian Funeral has been retired and Forbidden Magazine has recently met its demise upon the publication of our 233 page Omnibus.

2) A Transylvanian Funeral is a great monicker! I find it appropriated with the mood of your music. And your logo is an original drawing! The small landscape with those strange peaks, the moon...

The logo was originally drawn by 'Granath', a member of a band I believe was called 'Cry of Silence'. I believe he was German and offered to draw the logo in appreciation of my music. I have since lost touch with him, unfortunately. The logo has had two other version per my request but I agree with you and consider the original to be the best.


3) Can you speak about your biography? First steps, album released and so on...

The debut, self titled album was written and recorded by Sojurner and I in a brief 3 month period. We were writing and recording very fast and the album's rather dry production quality reflects this. The songs are still some of my favorites for this reason, this sporadic creative vision that we grabbed a hold of for a moment. The original packaging came in a large DVD case and included a postcard with lyrics and button. There are plans at present to re-issue this debut and follow up album, 'the Outsider', via Forbidden Records, later this year.


4) I have found you on YouTube: "A Ghoul Rising from the grave" was the first song I listened too; it is Black Metal, and it is strictly linked with his original roots: that raw, cold, primitive freezing sound that we call "early '90s Black Metal", "True pure Black Metal", the Black Metal born in Norway. I think that your music is perfect for all the fans of early Darkthrone, that kind of sound and mood; in "Going blind" or "When sky and ocean are one", you have added some melodic pieces, that enhance the sad mood, the funeral side. By the way, as I was talking about with the italian band A Forest (they play '90s Black Metal too), actually, Black Metal has got a lots of sub-genres (Symphonic, Melodic, Epic, Pagan, Depressive, Funeral, Folk, Drone...)
What do you think about the evolution of this music style?

No man is an island and in order for something to exist in the real world, it must evolve or it will perish. My music has been compared to Darkthrone and 2nd wave black metal so much it is rather ridiculous, even going so far as 'A Transylvanian Funeral' being mistaken as 'A Transylvanian Hunger' in more careless reviews. My reason for retiring the name 'A Transylvanian Funeral' is for this reason exactly: I can continue to write the same songs over and over and appease the masses and not enjoy what I do or I can challenge listeners and myself to write music that is fresh and more original. This is not to say I care much for melodic, operatic, pop metal bullshit, not in the least, but the genre, all genres have and will continue to evolve. The burden is placed on the listener to hunt and gather their consumables, a form of natural selection.


5) What are your favourite themes, for the lyrics?

My lyrics vary from personal experiences to folklore and legends. 'Night Hags' is about some vampire slaves who steal corpses while the grieving family sleeps, taken from a book by Reverend Summers. 'The Outsider' is loosely based upon Lovecraft's short story of the same name. 'When The Sky and Ocean Are One' is about death and rebirth and 'Hymn to a Gorgon' is about self-sacrifice. There is a lyric book in the works as we speak that is collecting all the lyrics from A Transylvanian Funeral, a proper way to retire the band name so that I can start to write under a new banner.


6) You are from USA, Arizona. Can you suggest us some American bands playing Black Metal? How are things in America, for the Black Metal's scene?

I have never been one to follow much of a 'scene'. When Forbidden Magazine was active, I was much more concerned with and found more support from the international underground, rather than only what was going on locally.


7) What is Black Metal, in your opinion, what is his real essence? A life style, simply a music or what else...?

For me, black metal is to be true to one's self and doing the True Will. The Law of Thelema and the Theorems of Magick are in harmony with what I consider black metal; the unbroken law of nature.


8) Some Black Metal bands don't play live on stage. And you? Have you ever played on stage?

I have not played live in years and never as a black metal artist. I have seek no approval from my peers at the local beer hall and would rather be at home, writing music that will out live me by centuries.


9) Finish as you want our interview! By the way, I'd like asking you if you listen to some Black Metal bands from Italy... We have some cult names like Evol, Forgotten Tomb, Art Inferno, Inchiuvatu, early Theatres des Vampires, Necrodeath, Aborym, Burial Place, Opera IX, Melan Nephos Thanatou, Andark, Mortuary Drape, or good bands playing in 2015, for example Urnaa, Abhor, A Forest, Suspirium, Evil Lucifera, Neropulsar, Dark Unfathomed. Do you like something from Italy?

Thanks for the interview! I have enjoyed the Italian sound for quite some time, although to be honest I have been listening primarily to Battle Dagorath, Blood of Kingu and Beethoven.
www.forbidden-records.com





Il nuovo cd dei Cradle of Filth...


Eh, l'attesa è palpabile... in tanti ci stiamo chiedendo come sarà... da escludere un ritorno ai Tempi Gloriosi di "Dusk and Her Embrace"... il singolo che è appena uscito (dal titolo ermetico!) lascia intendere che la band sia tornata alle atmosfere di una "Lilith Immaculate" piuttosto che di un "Manticore" (cd orribile che non sono mai riuscita a farmi piacere, salvo solo l'intro e l'outro)...
In questi giorni il desiderio di vedere il nuovo cd dei Cof sugli scaffali (e già che ci sono scambiare anche quattro chiacchiere con qualche donzella che se lo sta ammirando xD ), di parlarne con i fans, di sentirlo, è alto... come anche il mio desiderio di farmi tutta la discografia originale







ma - ahimé - si deve andare nei negozietti dell'usato xD


Conflux (Jazz Metal)




1) Ciao e benvenuti! Presentatevi ai nostri lettori.

Ciao! Sono Kevin, il chitarrista e compositore dei Conflux, una
Jazz-Metal band.



2) Perché avete scelto "Conflux" come nome per la band?

Bhè, la parola "Conflux" significa un incontro di parti diverse e disparate, e abbiamo pensato che descrivesse perfettamente la
miscela di Jazz, Heavy Metal, e altri stili di musica che cerchiamo di incorporare. Non è solo limitato al "Jazz" o solo all'"Heavy Metal". è un incontro, una miscela, un conflux, di tutto quello che musicalmente rende questa band quello che è.


3) Ho visto il vostro video su YouTube; e ho condiviso il link su una Jazz community di Google+, con gli altri utenti!
Potete parlarci del making of del video?

Grazie per averlo fatto! Abbiamo avuto un grande responso per quanto riguarda quel video. All'inizio non avevamo un concept vero e proprio, per fare il video, ma onestamente non ci prendiamo sul serio, e abbiamo selezionato un mix di scatti un po' scanzonati, con noi che "cazzeggiamo in giro" (Nota di Lunaria: Kevin usa "rocking out", alla lettera "dondolare fuori")
è stato girato e diretto da un nostro caro amico, David Katauskas.
Ha una dinamica intensa, nel suo stile, insieme a uno stile più sciolto e libero, con un'improvvisazione che poi è il cuore della band.
La canzone è stata composta in modo serrato, ha una buona registrazione, ma fino a che non ci vedrete dal vivo, è difficile capire quanto sia free e improvvisata. Abbiamo girato il video nell'attico di un monastero abbandonato, e amo l'atmosfera che David è stato in grado di trasmettere.



4) Potete parlarci della vostra biografia? Primi passi, demo e così via... Avete già rilasciato un full length?

è tutto iniziato con me, che scrivevo alcune parti delle canzoni.
Originariamente scrivevo per una line-up formata da due chitarre
(sullo stile dei Cynic, In Flames, Arch Enemy o altre band Metal) e il sax è stato uno suggerimento del chitarrista Fareed Haque; Steve (alla batteria) è mio fratello, così ho suonato con lui per molto tempo e siamo passati attraverso un paio di iterazioni sperimentali
prima di approdare alla line up attuale, con Dan Burke al sax tenore e Brian Burke al basso. Abbiamo tutti differenti backgrounds,
e questa tensione ci porta davvero molto, per la band, a livello di ispirazione. Per esempio Dan è molto dentro al Jazz moderno, e il suo tono e fraseggio sono molto in antitesi e "gareggiano" contro la chitarra Metal ma noi ci contrapponiamo l'uno e all'altro e cerchiamo sempre di spingerci l'uno con l'altro a provare cose nuove.


5) Suonate una musica che potremmo chiamare "Jazz Metal".
Non sono dentro la scena Jazz, ma mi piace qualcosa; per esempio trovo fighissimo l'album "Afro" di Dizzy Gillespie! E mi piace molto l'Electro Swing. Nella scena Metal/Avantgarde amo i Cynic! "Focus" è incredibile. Ci sono anche i Pestilence, gli Atheist, i Lux Occulta di "Architecture" e i Nocturnus, che potremmo menzionare... questi sono alcuni esempi su come sia possibile avere un approccio originale nel suonare la musica. Alcune settimane fa ho parlato con
Felix Martin, un altro ragazzo che mixa Jazz e Metal. E vi ho menzionato a Marco Pasetto, uno scrittore e musicista Jazz qui in Italia. Vi ha trovato fighi :) Mi piacerebbe rifarvi la stessa domanda che facevo a Felix: sono più gli amanti del Jazz o del Metal a seguire la vostra musica?
Che elementi hanno in comune questi due mondi, secondo te?

Amo TUTTE queste bands! I Cynic sono state tra le prime band che mi hanno introdotto al Progressive Metal e uno dei miei album preferiti è "Human by Death" con Paul e Sean dei Cynic. Gli Atheist, anche. Sul versante Jazz, i miei gusti sono meno smussati:
Amo Sonny Rollins, John Coltrane, Wes Montgomery, Joe Pass, Miles Davis ovviamente, Tony Williams, ecc.
Potrei andare avanti per ore e ore in questa risposta, ma cercherò di essere breve :) penso che sia il Metal che il Jazz condividono molte qualità. Per prima cosa, ed è la cosa principale, hanno FANS ESTREMAMENTE COINVOLTI E APPASSIONATI. Sono entrambi generi con dozzine di sottogeneri (*)
C'è il Black Metal, il Death, il Symphonic, il Power, il Doom ecc. ecc., e ci sono il Cool jazz, il Bebop, l'Hard Bop, lo Swing, lo Smooth Jazz, il Latin Jazz (che ha tanti sottogeneri esso stesso), ecc. ecc.
Penso anche che siano entrambe forme complesse di musica.
Il Jazz ha scavato nelle più recesse profondità dell'invenzione armonica, ed è sorprendente quanto possa essere intelligente e genuino il Jazz. Il Metal si è (specialmente negli ultimi tempi) esteso sempre di più nelle sue esplorazioni, particolarmente nel concept ritmico (i Meshuggah ovviamente sono tra i padri di questa rivoluzione) e ancora, è entusiasmante.
Penso a Moreso, all'intensità integrale del Free Jazz, che condivide con il più assoluto Brutal Death Metal,
Ci sono certi pezzi di Ornette Coleman che penso siano più pesanti di tanti altri nella scena Metal, ma è qualcosa che molti fans del Metal non possono accettare (e viceversa) perché non vanno a controllare, ma penso che dovrebbero farlo. I due generi hanno così tanto in comune, molto di più di quello che la gente crederebbe a prima vista. In parte ciò che vogliamo fare noi Conflux è abbattare le barriere e sperare di introdurre i fans in mondi che non hanno mai esplorato.
è interessante il responso dei fans. Ogni singola persona ascolta la musica con orecchie differenti, diversi background ed esperienze, diversi punti di vista.
Abbiamo sentito gente dire "Non mi piace il Jazz ma mi piacciono i Conflux" o "Non mi piace il Metal, ma mi piacciono i Conflux", e dall'altro lato c'è gente che dice "è solo Jazz con una chitarra distorta, non è abbastanza sofisticato" o "è solo Metal con il sax, non è abbastanza pesante"
Alla fine, spero solo che le persone vogliano divertirsi ascoltando le nostre canzoni. Spero che le persone possano abbassare i loro preconcetti per prendere le cose come stanno, buone o cattive che siano o tutto quello che è in mezzo. Onestamente, preferirei non etichettare le cose con "Jazz" o "Rock" o "Pop" o altri termini ma... è più facile per Google se noi lo chiamiamo Jazz-Metal :)


(*) Sì, non esiste "un solo Jazz", ma svariati sottogeneri, ne elenco solo alcuni, tra quelli che ho studiato e dei quali ho ascoltato qualcosa, anche se non sono affatto specialista :P

Call, Cries e Worksong (i canti di lavoro degli schiavi nelle piantagioni)
Spiritual (i canti nelle chiese battiste e metodiste. L'evoluzione del genere è il Gospel.
Blues
Ragtime (stile pianistico)
Dixieland (lo stile della Louisiana, influenzato dal Ragtime)
Lo stile New Orleans
Boogie Woogie (Blues a tempi più veloci)
Honky Tonk (ricorda un po' il Country)
Swing
Bebop, Hard bop (gli stili più tecnici)
Cool Jazz
Acid Jazz
Jazz Manouche
Jazz Modale
Smooth Jazz
Free Jazz
Fusion
Jazz Rap
Jazz Samba
Latin Jazz


6) Avete intenzione di fare qualche cover delle canzoni Jazz più famose? Penso sarebbe... figo!!!

Si!! Ci abbiamo pensato! Penso che la canzone di Coltrane,
"Saida's Song Flute", è davvero adatto per una cover rifatta da noi, in Conflux-style. Ci sono anche alcune cose di Miles Davis che sarebbe figo reinterpretare. E mi piace pensare che se fosse vivo, Miles avrebbe capito e si sarebbe buttato nel Metal moderno!
(Nota di Lunaria: Kevin usa il termine "Dig" che è traducibile come "buttarsi sul cibo con golosità" e "scavare, riportare alla luce")


7) Avete già suonato dal vivo?

Sì! Siamo di Chicago, e così abbiamo suonato in molti club della città. Ci piacerebbe fare un tour, in futuro. Chi lo sa, forse faremo una comparsa anche in Italia :)


8) Prossimi obiettivi?

Stiamo scrivendo alcune nuove canzoni, e speriamo proprio di far uscire un full length CD il prossimo anno. A parte questo, stiamo suonando in giro, e speriamo che alla gente piaccia!

9) Ok, finite a vostro piacimento!

Grazie per questa opportunità! è bello sentire i fans da tutto il mondo, e siamo onorati che le persone amino la musica. Tenete d'occhio il nostro full-length di debutto! Rock on!!!!


***


Qui l'intervista con il testo originale in inglese:


1) Hello and welcome here, let's introduce yourself!

Hi! I'm Kevin, the guitar player and songwriter of the jazz-metal band Conflux.


2) Why have you chosen this monicker, "Conflux"?

Well, the word "Conflux" means a meeting of disparate parts, and we thought it really perfectly described the blend of jazz, heavy metal, and other styles of music that we try to incorporate. It's also not limited to just "jazz" or just "heavy metal". It's a conflux of everything musical that makes this band what it is.

3) I have seen your video on YouTube; and I have shared the link on a Jazz community on Google+, with other users!
Can you tell us something about that video?

Thank you for that! We've gotten a really great response about the video. We didn't really have a concept for a music video at first, but honestly, we don't take ourselves all that seriously, and we sort of mixed a goofy little plot with shots of us just rocking out. It was shot and directed by a good friend, David Katauskas. He really captured an intense dynamic in his style, along with a loose, improvisational feel that's at the heart of the band. The song is tightly composed, and it's a good recording, but until you see us live, it's hard to realize just how much of it is free and improvised. We shot it in the attic of an abandoned monastery, and I love the vibe that David was able to convey.


4) Can you speak about your biography? first steps, first demo and so on... Have you already released a full length?

It really began with just me writing little parts for songs. I was originally writing for a two-guitar lineup (like Cynic or In Flames or Arch Enemy or any number of other metal bands), and the sax was a left-field suggestion from the great guitar player Fareed Haque. Steve on drums is my brother, so I'd been playing with him for a long time, and we went through a couple of experimental iterations before landing on Dan Burke on tenor sax and Brian Burke on bass. We all have very different backgrounds, and that tension really brings a lot to the band. For example, Dan is very into modern jazz, and his tone and phrasing really fight hard against the metal guitar, but we play off of each other a ton and always push each other to try new things.


5) You play some music who could be called "Jazz Metal".
I am not into Jazz scene, but I love something; for example I find amazing an album such as "Afro" from Gillespie! And I am a follower of the Electro Swing. In the extreme Metal/Avantgarde scene, I love expecially Cynic! "Focus" is amazing. There are also Pestilence, Atheist, Lux Occulta of "Architecture" and Nocturnus we can mention... these are some examples of a very original way to play music. Some weeks ago, I have spoken with Felix Martin, another guy who loves mixing Jazz and Metal. And I have mentioned you also to Marco Pasetto, a writer and Jazz musicist, here in Itay. He found you very cool :) I'd like to repeat the same question I have send to Felix: are more Jazz lovers or Metal lovers the followers of your music? What elements have in common these two worlds, in your opinion?

I love ALL of those bands!! Cynic was one my first introductions to progressive metal, and one of my favorite albums is Human by Death that features Paul and Sean from Cynic. Atheist, too. On the jazz side, my tastes are a bit less obtuse; I love Sonny Rollins, John Coltrane, Wes Montgomery, Joe Pass, Miles Davis obviously, Tony Williams, etc, etc.

I could go ON and ON for this answer, but I'll try to keep it short :). I think both metal and jazz share a lot of qualities. First and foremost, they have INTENSELY dedicated fans. They're both VERY deep genres with dozens of subgenres; there's black metal, death metal, symphonic metal, power metal, doom metal, etc, etc, etc; then there's cool jazz, bebop, hard bop, swing, smooth jazz, latin jazz (which has tons sub-sub-genres all by itself), etc, etc, etc. I also think they're both very complex forms of music. Jazz has mined the deepest depths of harmonic invention, and it's astounding how much truly intelligent jazz there is. Metal has (especially in recent years) been reaching further and further in it's explorations, particularly in rhythmic concepts (Meshuggah obviously being the father of that revolution), and again, it's very heady. Moreso, I think the raw intensity of free jazz shares a lot with the most absolutely brutal death metal. There's Ornette Coleman pieces that I think are way heavier than a lot of metal bands, but it's something that a lot of metal fans might not check out (and vice versa), but I totally think they should. The two genres have much more in common than people tend to realize. Part of what we want to do with Conflux is break down those barriers and hopefully introduce fans to worlds they might not have explored.

It's been a very interesting response from the fans. Every single person listens to music with different ears, different backgrounds, different experiences, different points of reference. We've had people say "I don't like jazz, but I like Conflux" or "I don't like metal, but I like Conflux". On the flip side, there are people that say "It's just jazz with some distorted guitar, it's not sophisticated enough" or "It's just metal with a saxophone, it's not heavy enough". At the end of the day, I just really hope that people enjoy the songs. I hope people can let down their guard enough to just take it for what it is, good or bad or everything in between. Honestly, I'd love to not have to call it "jazz" or "rock" or "pop" or anything, but...well, it's easier to Google if we call it jazz-metal :).



6) Are you planning to do some covers of the most famous Jazz songs?
I suppose it should be... cool!!!

Yes!! We have thought about that! I think the Coltrane song "Saida's Song Flute" is ripe for a Conflux cover. There's also some Miles Davis stuff that would be sick. And I like to think that if he were alive, Miles would totally dig modern metal!


7) Have you already play live?

We have! We're based in Chicago, so we've played a lot of the clubs in the city. We'd love to tour at some point in the future. Who knows, maybe we'll make a stop in Italy!! :)


8) Next goals?

We're writing some more songs now, and we're hoping to put out a full length CD in the next year or so. Apart from that, we'll just keep playing out, and we hope people like it!


9) Ok, finish as you want!

Well, thank you for this opportunity! It's great to hear from fans all over the world, and we're just totally humbled and honored that people like the music. Keep an eye out for our full-length debut! Rock on!!!!





Dark Wave Best Sogs


Una selezione dei miei classici preferiti




A Forest (Black Metal)



1) Ciao ragazzi e benvenuti! Iniziamo dalle presentazioni!

Ciao e grazie a te per l' interesse nei nostri confronti.

Noi siamo A Forest, un duo composto da M e Mayhem, dedito a un Black Metal primordiale e grezzo, con un concept fondamentalmente legato alla Natura, intesa come entità suprema del mondo, in antitesi con l’uomo delle macchine e della merce, un uomo destinato a soccombere, ci piace immaginare, per una rivolta-vendetta della Natura stessa.


2) A Forest: un monicker che subito lascia intendere un forte legame concettuale con la Natura. Lo avete scelto di istinto, oppure è venuto come ispirazione dopo un po'? Devo dire che il vostro sound si sposa molto bene con immagini di rocce, vento e aria gelida, neve, foschia, muschio...

Mi fa molto piacere ciò che scrivi, perché vuol dire che hai colto esattamente ciò che vogliamo rappresentare nei nostri brani. Il nostro legame con la Natura è forte e radicato, un legame il più possibile rispettoso e attento, un legame che vuole provare a riscoprire il dimenticato legame dell’uomo “moderno” con la Grande Madre, deturpata da secoli di abusi e mancanza di rispetto.
Il nome A Forest è nato semplicemente, un po’ per la nostra passione per i boschi, un po’ perché apprezzo molto l’omonima canzone dei Cure.



3) Prima di focalizzarci sul full-lenght "Worn Out", potete riepilogarci, per darci un'idea cronologica delle vostre uscite, la vostra biografia?

A Forest nasce nel 2000, in una serata in cui io e Mayhem ci siamo trovati in sala prove con un vecchio registratore a cassetta e tante idee nella testa, dopo 2 ore di prove erano nati i brani del primo demo “Fury Of The Elements”, che prima fu autoprodotto e poi fu ristampato (sempre in mc) dalla Chanteloup Creations (FR). Due anni dopo ci ritrovammo con lo stesso equipaggiamento e idee simili a quelle della prima notte del 2000 e così creammo “Tales Of Winter Frost” che fu poi stampato dalla Ordo Obscuri Domini (ITA) come split mc con i tedeschi Vinterriket.
L’anno dopo fu particolarmente prolifico, perché riuscimmo a creare il nostro primo album “The Spirit Of The Forest (To Bleed Northern Spirit)” edito in cdr dalla Wotans Reich Prod. (ITA) e un mini “Black Clouds” edito sempre in cdr dalla Frozen Creations (ITA). Subito dopo partecipammo al tributo in cdr a “Burzum “A Man A Band A Symbol” edito dalla Wotan’s Reich Prod. con la cover di “Stemmen Fra Taarnet”.
Rimasti fermi per un po’, creammo nel 2006 “Worn Out”, che fu stampato in mc dalla Frozen Darkness Prod. (ITA) e si sarebbe dovuto stampare anche in cd, purtroppo la label preposta fermò la propria attività, lasciandoci con un album non del tutto reralizzato.
Nel 2009 uscì lo split mc Externsteine per la War Kommand Productions (con Via Dolorosa e Hakenkreuz Nocturna), che racchiude un brano mai realizzato e uno usato in passato per una compilation; da li a poco la Imperialismo Pagano Prod. (ITA) produsse la mc di “The Spirit Of The Forest”.

Da li rientrammo in letargo, fino al 2013, anno in cui rispolverammo il progetto e creammo “Worn Out pt.2”, che aggiungemmo al precedente “Worn Out” e che la Satanic Records (MEX) ha prodotto in cd, creando anche delle versioni limitate con toppa e maglietta.
La caratteristica che forse non traspare dalle mie parole è il metodo concettuale creativo che sta dietro A Forest, che ritengo fondamentale, per capire meglio lo spirito del progetto. Tutti i nostri brani infatti sono stati inventati e registrati nell’arco di una notte, usando strumentazione vecchia e analogica. I brani di ogni release sono stati composti e registrati, non sono mai stati provati, arrangiati e cambiati. Questo per mantenere la freschezza e la rude spontaneità che traspira dalle note, immediatezza che sarebbe sparita ritoccando e riprovando i brani, che sarebbero così stati snaturati perdendo la loro primigenia essenza.
Inoltre i nuclei essenziali dei brani (batteria e chitarra) sono stati registrati tutti con un vecchio registratore a cassetta, brani portati in piccoli home studio, dove abbiamo poi aggiunto basso, voci, altre chitarre e qualche suono naturale registrato nei nostri giri nei boschi.

 

4) Diciamo subito, per chi non vi avesse già sentito, che per vostra scelta suonate il Black Metal nel suo significato originale, più-che-originale, addirittura archetipale. Insomma, diciamo che le radici di A Forest (se mi consentite il gioco di parole) sono proprio piantate nei primissimi anni '90, dove per Black Metal si intendevano i Dark Throne, la registrazione "da cantina" e nessun "alleggerimento" ai canoni commerciali (voci femminili, sinfonie, copertine colorate realizzate con photoshop... e relativi atteggiamenti da VIP, se poi si diventava famosi in giro per il mondo...)
Quindi direi che siete perfetti per tutti gli orfani di quell'epoca passata, che troverebbero pane (nero e gelido) per i loro denti, perché ci riportate indietro di ben 25 anni! Mi piacerebbe chiedervi qualcosa in più, visto che in questi 25/15 anni ne abbiamo viste passare un bel po' di cose, in questo enorme mondo chiamato "Metal" (in tutte le sue diramazioni musical-concettuali) e in particolar modo nella scena Black Metal. Inutile dire che ormai, che piaccia o no, per Black Metal si intende tutt'altra cosa rispetto a quello che si intendeva nei primi '90s. Voi che ne pensate? Come vedete l'evoluzione che ha avuto il genere, e in particolar modo, come vedete il fatto che i suoi stessi padri fondatori (parlo anche di quelli più o meno "melodici e sinfonici" che hanno dato via alle prime "sperimentazioni sinfoniche") o hanno cambiato genere facendo tutt'altro, o lo hanno innovato con cose più o meno condivisibili o hanno "addolcito" il sound? In altre parole, cos'è il Black Metal, per voi? Scegliere di suonare il Black archetipale e primitivo è sicuramente una delle cose più coraggiose e oneste che si possano fare: il genere è ben codificato, non è "da copertina" e spessissimo ha persino una vera e propria filosofia di vita dietro (il non accettare compromessi, in primis, con le case discografiche, il non mettere "cose che vanno di moda" tanto per vendere copie in più) e anche una certa concettualità (oltre che estetica: inutile negare l'importanza del face painting, il suo vero significato).

Direi che hai colto nel segno e qual è l’intento della nostra proposta musicale, in A Forest abbiamo dato libero sfogo al nostro lato più grezzo e sognante allo stesso tempo, suonando un genere che ormai nessuno sembra più voler fare, trattando argomenti che ormai tanti ritengono infantili e superati, ma ai quali siamo profondamente legati, soprattutto per questioni di età, avendo vissuto in prima persona i famosi primi anni ’90 del Black Metal.
Di quello che è successo alla scena e al genere non sappiamo bene che dire, per certi versi ha aperto nuove vie e sperimentazioni, che abbiamo anche apprezzato, ma per altre vie ha snaturato quello che era l’essenza di un genere musicale che andava oltre la musica stessa e curava maggiormente il concetto e l’esperienza artistica rispetto alla mera apparenza.
Ormai non so nemmeno più io se si può parlare ancora di Black Metal o semplicemente di Metal Estremo, tutto è stato snaturato e banalizzato dai più, ridicolizzato e reso fruibile per le masse. Il Black Metal è diventato un genere Metal come tutti gli altri, in primis per chi lo segue, dice di viverlo e di supportarlo (fate le dovute eccezioni naturalmente), in secondo luogo per i promoter, che sfornano decine di concerti Black Metal senza più far caso a ciò che le band rappresentano, ma creando un business in un genere che era nato come anti-businness. Non c’è più lo spirito che animava i gruppi degli esordi, non si vuole andare oltre, ma si preferisce trovare il modo per piacere al pubblico, per apparire ed avere un seguito. Tutte cose sacrosante (che parola orribile che ho usato…apposta), ma che non sono parte di ciò che io intendo essere Black Metal.
Ma cos’è Black Metal? Per tanti è urlare “Satan” ogni 3 parole, per altri parlare del diavolo o dell’occulto su brani veloci e distorti; per me è prima di tutto coerenza e onestà intellettuale, ricerca artistica e filosofica, dedizione e isolamento, sopratutto da ciò che è grande esposizione al pubblico; non mi fa schifo suonare di fronte a un bel pubblico, che magari segue e reagisce sui brani suonati, ma non cerco l’esposizione mediatica a tutti i costi.
Per farla breve, negli anni abbiamo visto l’industria discografica impadronirsi di un genere che era nato per essere ribellione pura, avulsa dallo star system e all’appiattimento artistico-concettuale di molte bands, che hanno teso ad appiattire e banalizzare il messaggio…praticamente quello che accadde al Punk e a tutti i generi estremi con una base di seguito economicamente interessante.

 

5) Ora vorrei entrare più nello specifico di "Worn Out", il vostro full-lenght, che in realtà "riunifica in uno" due differenti album. Per prima cosa, è molto bella la copertina: uno scorcio di foresta. La prospettiva accentua il senso di imponenza, come se il piede umano non avesse mai varcato quella soglia, come se quegli alberi imponenti dominassero da secoli, incontrastati padroni, e dove l'osservatore resta quasi "schiacciato". 
Sarei curiosa di sapere se potete dirci chi ha curato l'artwork e dove avete scattato la foto. Si tratta di un paesaggio italiano?
Ho visto che anche per il demo tape avete usato uno scorcio di foresta, però non è una foto, ma un dipinto.
Di recente, tra l'altro, ho studiato meglio alcune cose legate ai boschi sacri, e agli scempi che sono stati compiuti dai primi cristiani e missionari per distruggere i boschi sacri e gli alberi consacrati agli Dei; per esempio ho letto in Jacques Brosse che: "San Maurilio invece bruciò direttamente gli alberi di un bosco sacro, poi riconsacrato a san Pietro. San Bonifacio, evangelizzando i Germani, fece abbattere la quercia di Geismar consacrata a Thor. Una cinquantina di anni dopo Carlomagno distrusse il santuario in cui era venerato Irminsul, un gigantesco tronco d'albero cui si attribuiva la proprietà di sostenere la volta celeste. In Lituania i cristiani mutilarono decine e decine di alberi. Nel 1258 a Sventaniestis, il vescovo Anselmo diede ordine di abbattere una quercia sacra, e non riuscendo a scalfirlo con l'ascia, lo bruciò. Tra il 1351 e 1355 a Romuva, in Prussia, su richiesta del vescovo Giovanni I, i cristiani fecero segare una quercia sacra sotto la quale si radunava il popolo per pregare. Alcune foreste erano personificate e divinizzate come quella dei Vosgi, la Foresta Nera, consacrata alla Dea Abnoba e le Ardenne, regno di Arduinna, la Dea del cinghiale, assimilata a Diana, culto che risaliva probabilmente all'età della pietra. Molti alberi vennero cristianizzati, "consacrati e dedicati" alla madonna e ai santi."
Voi stessi nelle note biografiche dite che il concept della band tratta della vendetta di Madre Natura sulla razza umana. Mi piacerebbe che ci parlaste meglio anche di questo vostro lato e di come è in simbiosi con la scelta della registrazione, come ho detto, molto allo stato brado, da "raw sound"; tra l'altro questo vale anche per i vostri cd precedenti.

Come detto sopra “Worn Out” racchiude due esperienze di registrazione lontane tra loro, ma che si completano a vicenda, musicalmente, concettualmente e liricamente. La scelta di aggiungere alla parte 1 anche la parte 2 è stata dettata dalla necessità di non riproporre pedissequamente un lavoro datato e lontano nel tempo, ma di dare un chiaro segnale di esistenza della band, che, pur nel cambiamento dei gusti musicali  della scena, orgogliosamente sbandiera il proprio modo di essere.
L’artwork l’ho curato io, che sono anche artefice delle foto (tranne quella della band naturalmente) e sono felice che tu abbia apprezzato l’apporto minimalista che ha dato all’album. L’immagine della copertina è uno scorcio  di bosco delle pianure delle nostre zone, boschi che conosciamo e a cui siamo molto legati per mille motivi. Le altre immagini interne e dell’inlay sono foto che avevo scattato nel 1994 nei dintorni di Bergen, questo per sedimentare ulteriormente il nostro legame con quel tipo di atmosfere e quel tipo di Black Metal.
Il nostro rapporto con gli alberi è piuttosto forte, ne sentiamo l’energia e ne apprezziamo la bellezza in tutte le fasi stagionali e ne riconosciamo la forza.

Tutti gli scempi perpetrati agli alberi sacri che citi nella tua domanda sono orribili macchie nella storia dell’umanità, simboli di distacco dalla Natura a causa dell’atteggiamento dell’uomo, volto alla dominazione della Natura stessa. Atti di una barbarità senza scuse, che solitamente poi imponevano conversioni di massa a fil di spada o, peggio, con torture e roghi.
Non è un caso che uno dei nostri split si intitoli Externsteine, e porti in copertina una foto del luogo dove sorgeva il mitico Irminsul, abbattuto da Carlo il bastardo (poi magno), nella sua crociata contro i Sassoni.
Vorrei però aggiungere agli alberi che hai citato tu, anche il famoso Noce di Benevento, abbattuto, sempre dai cristiani nel periodo in cui i Longobardi regnavano su quasi tutta la penisola, un albero sacro, che poi fu demonizzato dalla chiesa cattolica, chiesa che è uno dei motori primi del distacco dell’uomo dalla Grande Madre e in particolare dal culto degli alberi.

 

6) Ci sarà l'opportunità di sentirvi usare la lingua italiana? C'è un motivo particolare per la scelta dell'inglese? In genere tutte le band mi rispondono sempre che l'inglese, "per metrica da rendere nel cantato" è più adatto, e usare l'italiano è molto più difficile. è così anche per voi?

Come per la musica, anche i testi sono stati scritti in maniera istintiva e senza troppi fronzoli, sono visioni e idee sull’argomento non vagliate da particolari ragionamenti e ripensamenti. L’inglese è stato usato senza pensarci particolarmente, i testi sono semplicemente usciti così.
Non nego che potremo in futuro (se mai faremo qualcos’altro in futuro) usare l’italiano, dipenderà dalla nostra ispirazione.



7) Posso sapere se vi piacerebbe collaborare con qualcuno? Qual'è per voi il nome per eccellenza che scegliereste per uno split, nel 2015? Vedo che avete già avuto, anni fa, un'esperienza riguardo allo split.

Di split, come vedi sopra, ne abbiamo fatti un paio, l’unico che però è stato creato ad hoc per la nostra proposta musicale e concettuale è quello con Vinterriket, che, anche se presenta uno stile musicale molto diverso, portava avanti un approccio concettuale simile al nostro.

Ad oggi non so con chi potrei vedere bene uno split con A Forest, di certo so, che se ci venisse proposto uno split, lo accetterei solo se la band in questione porta avanti un concept filosofico e lirico simile al nostro.

 

8) Alcune volte le band Black più underground scelgono di non suonare dal vivo. è così anche per voi. Pensate che i grandi eventi, per intenderci, i grandi concerti/raduni dove ci suonano tutti (da band come i Nightwish ad altre band di moda con un larghissimo seguito) non siano adatti alla vostra proposta? O c'è qualche altro motivo?

A Forest non ha mai suonato dal vivo, primo per problemi di line up (dato che siamo solo in due), secondo, e non meno importante, perché bisognerebbe risuonare i brani che sono stati fissati nelle registrazioni, come fotografie, snaturando l’istantanea del momento del concepimento stesso del brano, rischiando di far perdere ai brani l’aura mistica che avevamo catturato al momento della composizione-registrazione.
Per i grandi raduni metallari, trovo che siano divertenti, mi è piaciuto per qualche anno andarci, sbronzarmi e divertirmi con amici e persone conosciute li. Non sono una mummia muffa e chiusa in cantina a maledire la mondanità, ma non li trovo adatti alle proposte musicali di alcuni progetti, come A Forest. Poi ognuno deve essere libero di far ciò che gli pare.
Secondo me, ci sono band adatte ai live, altre no, A Forest non può essere una live band e credo non lo sarà mai.


9) Concludete a vostro piacimento la nostra chiacchierata!

Ti ringrazio per lo spazio che ci hai dato, per la profondità e l’intelligenza delle tue domande, che ho trovato cordiali e stimolanti. (Grazie! Nota di Lunaria)
A chi sente di poter essere interessato alla nostra proposta musicale-concettuale, dico di contattarci, abbiamo ancora delle copie di “Worn Out” in cd, se invece siete interessati alle nostre vecchie releases, vi invito a cercarle nel folto delle distro underground.
Saluti.
M