Tales of Dark (Gothic Doom Death Metal dalla Serbia)



Autori di un cd favoloso ("Fragile Monuments"), li ho cercati in lungo e in largo per intervistarli






Ecco qua l'intervista a questa band serba bravissima, autrice di un bellissimo Gothic Metal/Doom, curatissimo anche dal punto di vista concettuale.

1) Ciao e benvenuti! Potete presentarvi ai nostri lettori?

Grazie, è un enorme piacere. Io sono Árpád Takács, e sono il vocalist della band Tales of Dark, da Novi Sad (in Serbia), attivi da 13 anni. Attualmente abbiamo fatto uscire due album
(il primo su Solitude Prod. e il secondo su BadMoodMen, entrambi in Russia, a Mosca), e stiamo lavorando a del nuovo materiale, che diventerrà il nostro terzo album.

2) Penso che il vostro monicker descriva molto bene la vostra musica. Infatti, ogni canzone può essere considerata come una singola piccola storia oscura. Il vostro monicker ha qualche altro significato?

Potrebbe non significare nulla. Non c'è uno specifico significato dietro al nostro monicker. Penso che dipenda più dall'immaginazione dell'ascoltatore, e questo è ciò che realmente importa. Lo stesso dicasi per le canzoni stesse. Non sono uno scrittore, le mie lyrics sono solo i miei pensieri sulla carta, più che vere storie, e penso
che abbiano diversi significati per gente diversa, rispetto a me.

3) Puoi parlarci della storia della band, dagli inizi ad oggi?

Cercherò di essere breve. La band fu formata da Kristijan Zavodski (il nostro ex-chitarrista) e Nikola Cavar (ancora un nostro membro, alla chitarra), nell'autunno del 2001.
Da allora abbiamo avuti diversi cambi di line-up, abbiamo fatto uscire un demo ("U Kori Tame" ’03), e realizzato due album
("Fragile Monuments" ’06, e "Perdition Calls" ’09).
Nei primi tempi, abbiamo suonato moltissimo in Serbia, ma con l'andare del tempo, il numero dei nostri show è drasticamente diminuito, a causa dei numerosi cambi di line-up. In questo momento non stiamo suonando live, ma abbiamo reclutato un nuovo batterista alcuni mesi fa e abbiamo ricominciato a provare, e così torneremo on stage il più presto possibile, anche se il nostro obiettivo principale è realizzare il terzo album.

4) Vi ho trovati per caso su YouTube con il video di "Of Grandiose Fever and Passion Arcane" e l'ho votato come uno dei migliori video e canzone Gothic Metal. Infatti, siete tra i pochi nomi, attualmente, a proporre quel genere di Gothic Metal, con influenze Doom; alcune delle band che lo suonavo, attualmente, sono passati a una versione più "light"... invece la vostra musica è realmente basata sulla prima scuola Gothic Metal: malinconica, oscura, catacombale, sulfurea, con growls vocals e le angelic female vocals; le lyrics sono molto poetiche, colte, con una vena teatrale.
Siete d'accordo con la mia opinione? Penso che tutti gli amanti del Gothic Metal dei 90's ameranno la vostra musica!

Grazie, sono felice tu l'abbia apprezzato. Ho scritto
“Of Grandiose Fevers…” prima di raggiungere i ragazzi (nei primi del 2002) e la mia intenzione era quella di scrivere una buona canzone, non sono stato lì a ragionare molto su quale categoria inserirla. L'idea iniziale era di mischiare alcuni elementi folk nella classica modalità epic/doomy, e speziarla con un pizzico di
atmosfere black/death, così credo che sia un mix di stili/generi, piuttosto che una canzone solamente Gothic Metal, ma non ho problemi se la gente la etichetta così. Lo stesso per lo stile dei ToD, alcuni dicono che siamo Doom, altri Gothic, ecc. ma io credo che nessuna etichetta può indicare la verità nella sua totalità.
Preferiamo catalogarci come Doom/Death metal, ma con un enorme spettro di altre influenze.

5) Qual'è il significato degli artwork di "Perdition Calls" e di "Fragile Monuments"?
   
Per la cover di "Fragile Monuments", abbiamo usato uno dei dipinti di un artista molto talentuoso: Ivan Roxas.
Penso che l'artista stesso risponderebbe meglio alla tua domanda perchè io non mi intendo molto del significato dietro l'opera.
Abbiamo visto il dipinto online, e visto che era suggestivo e si sposava molto bene con la nostra musica, gli abbiamo chiesto se potevano usarlo, e lui ha deciso di co-operare con noi.
Per "Perdition Calls" abbiamo coinvolto un graphic designer molto famoso, Havancsák Gyula (ha lavorato insieme a Destruction,  Annihilator, Nightingale ecc.) per realizzare l'intero concept/booklet design e la nostra stessa musica gli è servita come ispirazione.

6) Venite dalla Serbia. Potete parlarci della scena Metal, in particolare della scena Gothic/Doom? Mi è piaciuto moltissimo come suona la vostra lingua madre in "U Kori Tame"! Penso che quando le band scelgono di cantare nella loro lingua madre, il risultato sarà più interessante. Pensate di scrivere qualche altra canzone in serbo? Cosa significa "U Kori Tame"? Di cosa parla la canzone?

Siccome siamo l'unica band (fino ad ora, che io sappia) Doom-oriented, difficilmente possiamo parlare di una scena
Doom/Gothic, ma abbiamo alcune band Thrash/Death/Black Metal e alcune non metal. Le mie preferite sono Kozeljnik e The Stone (entrambe Black Metal) and Nekropolis (Technical Thrash/Death, il nostro chitarrista Davor ha suonato il basso per loro).
Ci sono alcune band come Rain Delay and Consecration che suonano avant-garde, molto interessante.
Inoltro ricordo gli Abonos (Sympho/Power con alcune influenze Goth), Bane e Khargash (Death/Black). Sono apparso sul primo demo dei Senium (Funeral Doom/Death), “Remnant”, ma penso non siano più attivi. Inoltre ho cantato per gli Anguish Sublime, (Atmospheric Death Metal) che avevo co-fondato nel ’98.
Io ritengo che usare la propria lingua madre non sia necessariamente più interessante o che renda la musica migliore. Può suonare esotico
per chi non parla questa lingua, e in certi casi risultare interessante (come il Norvegese, che suona "cool" alle mie orecchie)
ma penso dipenda dai gusti personali dell'ascoltatore.
Preferisco l'inglese in questo genere di musica, che a mio parere si adatta meglio al Metal.
Il significato di “U Kori Tame” e "Incrostazione dell'Oscurità" ed è stato scritto da K. Zavodski, (come tutte le lyrics del demo) e rappresenta le sue visioni anti-religiose.
Nel 2007 abbiamo registrato un'altra track in Serbo, per una compilation che uscì in allegato con un libro di Milan B. Popovic, intitolato “Vreme Brutalnih Dobronamernika”.
Abbiamo chiesto al poeta di poter scrivere la musica per una delle sue poesie, così abbiamo scelto “Prah” (“Polvere”). Potete trovarla su YouTube con un video non ufficiale, che contiene del materiale passato, caricato da K. Zavodski l'anno scorso.

7) Devi sapere che amo moltissimo la poesia da tutto il mondo. Dall'Est Europa, ho letto alcune poesie di Janez Menart, Josip Osti, Ivo Andric e Gezim Hajdari (dall'Albania). I più famosi, credo, sono i poeti della Slovacchia e dell'Ungaria (Seifert, Radnòti, Halas, Holan...). Qui in Italia sono riuscita a trovare alcuni libri su di loro. Puoi parlarci della Letteratura della Serbia?

Il mio primo interesse è la Letteratura Inglese, specialmente le opere di John Milton, William Shakespeare, Edgar A. Poe, Roger Zelazny ecc. Siccome la mia lingua natale è l'Ungherese, sono più legato a Arany, Petofi, Radnóti, Ady  e altri... il mio scrittore Serbo preferito è Srdjan Krstic, che è uno scrittore contemporaneo.

8) Avete già suonato live? In Europa?

Come dicevo prima, abbiamo suonato moltissimo (rispetto a come suoniamo oggi  ) ma all'estero una sola volta. Abbiamo suonato a Sofia (Bulgaria) nel 2009; nel 2010 siamo stati invitati a suonare in Ucraina ma l'evento è stato cancellato per alcuni problemi politici. Ma ovviamente speriamo vivamente di avere l'occasione di suonare in tutta Europa un giorno. Supportare alcune delle band che amiamo in un tour europeo sarebbe un sogno che diventa realtà.

9) Farete altri video, magari con riprese dei paesaggi della Serbia?

Appena finiremo di lavorare al nostro nuovo cd, considereremo l'idea di realizzare video (penso che alla fine ne faremo uno o due per quest'album). Ci piacerebbe realizzare dei video di altra qualità, con una crew professionale, ma tutto dipende dai soldi che potremo investire.

10) Finite a vostro piacimento la nostra intervista!

Un saluto a tutti i nostri fans italiani, e ai lettori! Grazie per il tuo interesse, ha significato molto per noi!
Doom on! 







Qui l'intervista in inglese:

1) Welcome and thank you for speaking with us. Can you introduce yourself, for our italian readers?
You are very welcome, it is my pleasure.
My name is Árpád Takács, and I am the male vocalist in Tales of Dark… We are a doom/death metal band from Novi Sad (Serbia), active for almost 13 years. By now we have two albums out (the first on Solitude Prod. and the second on BadMoodMen, both from Moscow, Russia), and we’re currently working on the material which is hopefully about to become our third full length.


2) I think that your monicker describes very well your music. In fact, every single song can be considered as a single dark and gloomy tale. What others meanings has got your monicker?

It could mean anything, really. There is no specific meaning behind it. I guess it depends on the imagination of the listeners, and that is what truly matters. The same goes for the songs themselves. I am not a storytelling type of a writer, my lyrics are rather just my random thoughts on paper, than real stories, and I think they have different meanings to different people, and that’s quite fine by me.

3) Can you introduce the story of the band, from the beginning to our days?

I’ll try to make the long story short. The band was founded by Kristijan Zavodski (our ex-guitarist) and Nikola Čavar (still on guitars today), in the fall of ’01. Since then we have been through several line-up changes, we made a demo (U Kori Tame ’03), and released two full length albums (Fragile Monuments ’06, and Perdition Calls ’09). In the early days we played a lot of gigs all over our homeland, but over the years the number of our live shows drastically decreased due to the constant line-up issues. At this moment we are on hold with playing live, but we have recruited a new drummer a few months ago, and have started to rehearse, so we plan to return on stage as soon as possible, but our main focus currently is on putting the third album together.

4) Well, I have found your video "Of Grandiose Fever and Passion Arcane" on YouTube and I've said that it's one of the most amazing video and song from Gothic Metal Scene. In fact, you are one of the few names, actually, playing the real Gothic Metal, with Doom influences. Some of the bands who create this genre of music, actually, don't play Gothic Metal, but other music genres, easier and "light"; Your music is really based on the first school of Gothic Metal: sad, gloomy, slow, heavy, growls vocals, angelic female vocals, lyrics full of poetry, theatrical mood. Are you agree with my opinion? I think that all the lovers of the Gothic Metal from the '90s, will love your music!

Thank you, I’m glad you like it.  I wrote “Of Grandiose Fevers…” shortly before I joined the guys in ToD (early ’02), and my intention was simply to write a good song, I didn’t speculate much about which category it will fit in. The initial idea was  to “squeeze” some folk elements into the classical epic doomy stuff, and spice it up with a bit of black/death atmosphere, so to me it is rather a mixture of styles/genres than simply a gothic metal song, but I don’t have a problem if people put it in the gothic  metal category.  It is the same thing with the style of ToD, some say we’re a doom band, some say we’re gothic  etc., but I guess none of it covers the truth entirely.  We prefer to say we play doom/death metal, but with a huge amount of various influences. 

5) What is the meaning of the artwork of "Perdition Calls" and "Fragile Monuments"?
   
For the cover of Fragile Monuments, we used one of the paintings of a very talented artist called Ivan Roxas. I guess the artist himself would provide a better answer to your question, because I’m not really familiar with the meaning behind his work. We came across the painting online, and thought its overall atmosphere suits our music well, so we asked him if we can use it, and he was more than willing to cooperate.
For the Perdition Calls album we hired a well-known graphic designer named Havancsák Gyula (worked for Destruction,  Annihilator, Nightingale etc.) to make the entire cover/booklet design, and our music itself served him as inspiration for it.

6) You come from Serbia. Can you speak about the Metal scene, in particular about Gothic/Doom scene? I've liked a lots how your language sounds in "U Kori Tame"! I think that when a band chooses to sing in his mother language, the result will be better, and more interesting. Do you think that you will write another song in your language? Can you translate the meaning of "U Kori Tame" and the story about the song?

Since we are currently the only (as far as I know) doom-oriented band in Serbia, we can hardly speak about a doom/gothic  scene of any sort, but we have a couple of very good thrash/death/black metal bands around, as well as some non-metal acts. My personal favourites are Kozeljnik and The Stone (both  black metal) and Nekropolis ( technical thrash/death, our guitarist Davor plays bass for them). There are some bands (like Rain Delay and Consecration) that  play some very good atmospheric avant-garde music. The names I would also mention are Abonos (sympho/power with some goth influences), Bane and Khargash (death/black). I have done a guest appearance on Senium’s (funeral doom/death) first demo/single entitled “Remnant”, but I think they are no longer active. I also do vocals for Anguish Sublime, which is an atmospheric death metal project I co-founded in ’98. I personally would not agree that using mother language necessarily makes anyone’s music better or more interesting. It may sound exotic to someone who doesn’t speak that language, and in some cases it really sounds great (like Norwegian for example sounds pretty cool to me), but I guess it depends on the listeners personal taste too. I favourize English in this kind of music, in my opinion it suits metal the best.  The meaning of “U Kori Tame” is “In the Crust of Gloom”, and it was written by K. Zavodski, (like all the lyrics on the demo), and it deals with his personal anti-religious views. Back in ’07 we recorded another track in Serbian, for a compilation album which came out along with a book by Milan B. Popović , titled “Vreme Brutalnih Dobronamernika”.  We were asked by the poet to write music for one of his poems, so we chose “Prah” (translated as “Dust”).  You can even find on Youtube an unofficial video for that song, containing some old footage, all put together last year by K. Zavodski.


7) So, I love so much Poetry from all the world. From the East Europe, I have read some poets like Janez Menart, Josip Osti, Ivo Andric and Gezim Hajdari (from Albania). The most famous, I suppose, are the Poets from Slovakia and Hungary (Seifert, Radnòti, Halas, Holan...) Here in Italy I have found some books, about them; Can you speak about the Literature of your country?
My primary interest  is English literature, especially the works of John Milton, William Shakespeare, Edgar A. Poe, Roger Zelazny etc. Since my native language is Hungarian, I’m quite familiar with Arany, Petőfi, Radnóti, Ady  and so on. My favourite Serbian writer is Srdjan Krstić who is a contemporary novelist.



8) Have you already play live? In Europe?

Like I’ve said earlier, we played a lot back in the day (well, a lot compared to how much we play nowadays :D ), but managed to play abroad only one time. That gig took place in Sofia (Bulgaria) in ‘09. Apart from that, we were invited in ’10 to play on a festival in Ukraine, but the entire event was cancelled due to some political hassle in the country. But of course, we truly hope we’ll get the chance to play all over Europe some day. Supporting  some of our favourite bands on a nice European tour would be a real dream come true for us.


9) Do you think you will make some others videos, maybe about the landscapes from Serbia?

As soon as we finish the work on the new record, we are going to consider the possible options for the upcoming videos (I guess we’re going to make at least two of them for this album). This time, we would really like to shoot some high-quality videos with a professional crew, but unfortunately it all depends on the amount of money we can gather for it.


10) Finish as you like our interview!

Greetings to all our Italian fans, and to your readers! Thank you very much for your interest, it means a lot to us! Cheers and doom on! ;)



Metal, Poesia e Arte da Israele






https://www.youtube.com/watch?v=8ZM2WEQCUEY



The Bishop of Hexen






Almana Shchora



https://www.youtube.com/watch?v=cnNmT5tGYYw


Arallu 


L' Ebraico cantato è la lingua più bella del mondo!

Ecco una raccolta di poeti ebrei che lessi molti anni fa su un'antologia

SHELOMOH BEN YEHUDA IBN GABIROL (1020-1070)

Guarda come il sole rosseggia nella sera
come se si fosse ammantato di scarlatto.
Cosparge di colore il nord e il sud
e l'ovest riveste di porpora.
Ma lascia nuda la terra,
coprendola con l'ombra della notte.
Il cielo si oscura, si veste di nero,
in lutto per la morte di Yequti'el.

L'inverno scrive con inchiostro della pioggia e delle acque,
con la pena del lampo, col palmo della nube,
un messaggio sul giardino di viola e di porpora.
Ciò è oltre il potere dell'immaginazione dell'uomo.
Per questo, quando la terra diventa gelosa del cielo
ricama la sua veste di fiori simili a stelle.

MOSHEH IBN EZRA (1055-1140)

D'un tratto incontrai le forme degli amici che avevo lasciato, vaganti nelle profondità della notte...
Quanto a lungo essi avevano errato nel deserto,
nascosti nel manto dell'oscurità! E io non lo sapevo.
Si accostarono al mio letto quando la notte se n'era quasi andata.
Io ero prostrato dal dolore.
Si strinsero al mio petto finché apparve la luce
verso est ed io disciolsi le trecce della notte.
Nulla restò della loro presenza
tranne un odore di mirra nella mia mano.
e quando le dita dell'aurora li ebbero scacciati,
la mia gioia crollò e mi sentii spezzato.

YEHUDAH HA-LEVI (GIUDA LEVITA)  (1075)

La terra, come bimba lattante,
succhiava ieri la pioggia d'inverno dalla nube nutrice,
ed era sposa chiusa nel serraglio invernale
l'anima desiosa alla stagione d'amore.

La preziosa alberga nel suo corpo,
come luce che alberghi tra profonde caligini.
Non desidera ella forse la separazione dal corpo,
e il ritorno all'altezza del suo decoro?

La mia commozione giunge al colmo quando ripenso al passato,
alla tua Shekinah ora esiliata, al tuo tempio distrutto.
Chi potrà pormi sulle ali di un'aquila,
per poter bagnare di lacrime la tua polvere?

SAUL CERNIKOVSKY (1875-1943)

Stelle di cieli nordici che ammiccano
l'una all'altra, pungenti, nelle notti
dei lunghi autunni, e paiono faville
dentro gli occhi dei lupi. Mi chiamavano,
mi attiravano il cuore verso l'alto
col loro sguardo lontano e vicino,
nei boschi di Carelia, nella terra
della triste bellezza, tra gli abeti
tenebrosi, mentre le tempeste
del settentrione rombavano cupe.
...
Stelle sovra le steppe dell'Ucraina,
stelle sì belle e tristi e dolorose
...
Stelle degli alti cieli di Crimea,
vi benedico tutte, ad una ad una
...
Stelle del cielo che mi sono care
e che mia madre amava - dolci stelle -
il vostro nome m'insegnò mio padre,
che ai tempi ch'era giovane vagava,
le notti dell'estate e dell'autunno,
lungo le larghe vie che si snodavano
tra il Dnieper ed il Don, tra il Mar d'Azov
ed il Mar Nero.

NATAN ALTERMAN (1910) "Il Lampo" (ha-Baraq)

Venne il rumore della pioggia. Esso non ti svegliò.
Tempestosa si muoveva la pioggia spargendosi, spezzandosi.
Dietro le mie spalle illuminava la  tua città
la bellezza e la follia della folgore.
Ombra di morte nella sua luce. Potere di morte nel suo gelo.
Notte d'acqua e di folgore! Notte di giovinezza!
Notte di forza.
....
Porterò su di te la tua bellezza morta
e il sorriso delle tue labbra screpolate, figlia mia,
poichè fuori è la folgore, una folgore potente che incombe,
e dalla cecità fui sommerso con la mia casa.

CHAIM GURI "Ancora sulla pioggia"

Ecco la pioggia senza schiarite che invocavi
dall'inizio di settembre.
Ed ecco ancora lampi su di te.
E come rispondendo al tuo richiamo torna a destarsi il tuono
lontano
e sempre più ricorda e si approssima ad essere anche tuo.

Gerusalemme di pietre pesanti
di ulivi e di tenebre.

E tu sai con certezza, fra la seconda e la terza veglia,
di essere solo un lungo silenzio,
di essere molta acqua,
e che sul tuo viso scorrono le cose indubitabili
che furono sempre, che mai moriranno in te.

YEHUDA AMICHAI

Dopo Auschwitz non c'è teologia:
dai camini del Vaticano si leva fumo bianco,
segno che i cardinali hanno eletto il papa.
Dalle fornaci di Auschwitz si leva fumo nero,
segno che gli dèi non hanno ancora deciso di eleggere
il popolo eletto.
Dopo Auschwitz non c'è teologia:
le cifre sugli avambracci dei prigionieri dello sterminio
sono i numeri telefonici di Dio
da cui non c'è risposta
e ora, a uno a uno, non sono più collegati.

Dopo Auschwitz c'è una nuova teologia:
gli ebrei morti nella Shoah
somigliano adesso al loro Dio
che non ha immagine corporea né corpo.
Essi non hanno immagine corporea né corpo.